Val di Sole. Un sito internet che raccoglie il passato della val di Sole, tramite oggetti, luoghi e parole di chi ha visto e vissuto con ritmi diversi, quando la valle viveva di agricoltura, allevamento e artigianato e il turismo ancora non esisteva. L’idea è partita dall’associazione storico culturale “El Brenz” che ha coinvolto poi il Centro Studi val di Sole e l’associazione “Mulino Ruatti” di Rabbi.

“Confrontandoci con altre realtà, soprattutto in val Gardena, Badia e Fassa, abbiamo compreso l’importanza della sinergia tra le realtà storico culturali che operano sul nostro territorio”, spiega Cristian Bresadola, presidente dell’associazione, coinvolto in questo progetto per quanto concerne la ricerca linguistica oltre alla parte tecnica del sito internet. “L’obiettivo è la restituzione e il consolidamento della nostra ricca e millenaria identità”.

Il “Portale Memoria” (www.portalememoria.it), questo il nome del progetto, è online da ottobre, ma, ricorda ancora Bresadola, “sarà presentato ufficialmente dopo l’elezione del nuovo direttivo del Centro Studi”. È stato finanziato grazie al Gal-Progetto Leader e vedrà un costante ampliamento nel tempo.

Al suo interno si trovano tre grandi aree, ovvero i musei, gli oggetti e le testimonianze: per l’opera di catalogazione e la raccolta delle memorie di persone anziane sull’attività di un tempo sono state coinvolte diverse persone del luogo, tra cui molti giovani facenti parti delle tre associazioni. I dati raccolti – interviste audio e video – verranno gradualmente inseriti all’interno del sito.

Oltre al Molino Ruatti, si possono trovare informazioni sulla Fucina Marinelli al Pondasio a Malé e il Museo della civiltà solandra; gli oggetti esposti nelle tre realtà museali sono ordinati per aree tematiche, tra agricoltura, artigianato, allevamento, casa e fucina. Tra le testimonianze, per ora, si può apprezzare quella di Luciano Marinelli, fabbro nell’omonima sua fucina, che racconta la sua storia e attività.