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Con quattro sì e tre contrari la Prima commissione ha approvato nel pomeriggio di ieri il ddl del rendiconto finanziario del 2014. L’avanzo di amministrazione è stato di 260 milioni di euro, contro i 372 nel 2013. Il 2014, inoltre, è stato caratterizzato dalla reintroduzione delle riserve all’erario, decisione del Governo che si è fatte sentire sul bilancio della Provincia. Le entrate proprie della Pat sono aumentate del 13%, mentre i tributi erariali sono invece calati del 6,6% proprio a causa delle riserve all’erario, cioè il gettito spettante alla Pat che lo Stato ha trattenuto per il proprio bilancio. Comunque, il bilancio 2014, rispetto all’anno precedente, è rimasto sostanzialmente stabile, passando, al netto delle partite di giro, da 4 miliardi 602 milioni a 4 miliardi 593 milioni, con una riduzione percentuale dello 0,2%.
Entro il 31 marzo – ha precisato Rossi rispondendo a una domanda di Fugatti della Lega Nord – sarà pronto il piano di riordino delle società partecipate della Provincia.
La riorganizzazione di Informatica trentina slitta invece almeno al 2017.