Con le donne cubane per un mondo “capovolto”

Quando nel Vangelo Gesù mette al centro alcuni bambini propone un mondo capovolto, in cui gli adulti prendono esempio dai più piccoli. E proprio questo mondo alla rovescia viene prospettato dalle donne di Cuba, autrici della proposta di preghiera ecumenica delle donne 2016; il gruppo ecumenico “Samuele” la valorizza nell'annuale veglia che si tiene sabato 5 marzo alle 20.30 alla basilica di Sanzeno.

E' ormai diffusa in tutto il mondo con spirito ecumenico questa Giornata mondiale di preghiera ideata da donne cristiane di diverse confessioni nel 1887 negli Stati Uniti, la Giornata Mondiale di Preghiera ecumenica delle donne (GMP) è diventata rapidamente un movimento ecumenico e si è diffusa in tutto il mondo.

Nel curare i testi per la preghiera di quest'anno le donne cubane di diverse professioni cristiani hanno espresso a suo tempo della intenzioni (“ad esempio “che i muri eretti dal blocco economico degli Stati Uniti si trasformino in porte spalancate”) che in parte si sono realizzate.

Non va dimenticato che fino al 1992 Cuba era uno stato ateo sotto l’ influenza dell’ideologia marxista-leninista e che durante il periodo dell’ateismo statale una generazione intera è cresciuta senza educazione religiosa. Furono le nonne a perseverare nella fede e, malgrado la discriminazione e la repressione, a osare riunirsi per celebrazioni religiose. Sono loro che trasmettono alle loro nipotine le storie bibliche e le tradizioni cristiane.

Lo scopo della preghiera mondiale (“informarsi per pregare e pregare per agire”) può favorire una reciproca comprensione e un agire solidale fra le donne di tutto il mondo. Questi passi portano ad aprire mente e cuore al mondo intero, uscendo così dall’isolamento in cui spesso ci si chiude. Frutto di questa apertura è anche l’arricchimento della propria esperienza di fede che provoca a condividere i fardelli di altri popoli pregando e lavorando per loro, perché preghiera e azione sono inseparabili e ambedue essenziali.

L’icona per la GMP 2016, opera della giovane artista cubana Ruth Mariet Trueba Castro, esprime il coinvolgimento di diverse generazioni: la mano di una donna bianca tiene quella di un bambino dalla pelle scura e sembra volerlo tirare avanti.

Il gruppo “Samuele” invita tutti a partecipare a questo incontro molto coinvolgente,  unendosi alle sorelle di Cuba e a quelle di tutto il mondo e pregare con loro, affinché la proposta di Gesù di un mondo capovolto diventi anche la nostra proposta e il nostro stile di vita.

La colletta, una forma di partecipazione effettiva alla situazione delle donne cubane, sarà a favore della piccola sorella Rosetta Chiesa, nata nel nostro Trentino, a Celledizzo, ma che vive a Cuba condividendo la sorte dei più poveri dell’isola. Va precisato che l'iniziativa non è una cosa “fra donne” che il genere maschile può disdegnare o ignorare. Se a preparare sono le donne, con stile e sensibilità loro proprie, è poi importante che donne e uomini si ritrovino a condividere preghiera e impegno.

Identico appuntamento, in lingua tedesca, si tiene il 4 marzo alle 15 presso il Santuario della Madonna di Senale dove la stessa celebrazione sarà offerta da un gruppo di donne del decanato altoatesino di Lana-Tesimo.

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