Trento Film Festival, “Storie nel vento”

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Porta la firma dell’illustratore trentino, Michele Tranquillini, il manifesto della 64 esima edizione del Trento Film Festival.   

Si tratta di un’immagine con la quale la rassegna vuole invitare al racconto, evidenziando allo stesso tempo come si possa fare “arte” anche utilizzando materiale di riciclo, contribuendo così alla salvaguardia del nostro ambiente naturale. “Nel manifesto, al quale è stato dato il titolo “Storie nel vento” – ha spiegato la direttrice del Trento Film Festival, Luana Bisesti – sono raffigurate numerose bandierine al vento, come quelle che si trovano anche in montagna, realizzate dall’artista attraverso un paziente lavoro di riciclo di materiali utilizzati nella vita di tutti i giorni e poi dipinte, con la tecnica a china, con immagini di storie: storie del festival, storie di montagna, storie di popoli, piccole e grandi, che con il tempo, come le bandierine, si sfilacciano e si disperdono, creandone però di nuove”.

“Il senso del manifesto, che esce un po’ dagli schemi dell’immagine iconografica della montagna triangolare – ha aggiunto l’artista Michele Tranquillini – si basa proprio sul concetto che le storie, anche le più importanti, dopo un po’ si sfilacciano, sbiadiscono, proprio come delle bandierine al vento, perdendo pezzi che, però, volando via, alimentano nuove storie. La nostra vita e quindi anche quella in montagna è un intrecciarsi di storie, dove anche gli eventi più drammatici ne sono produttori, penso per esempio ai canti di montagna dei soldati della Grande Guerra, molti dei quali erano arie musicali ottocentesche alle quali sono state aggiunte delle parole, dei racconti”.

L’artista  Michele Tranquillini è stato ospite stame della nostra emittente. (Ascolta audio qui sotto)    

 

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