Se la maturità si prepara insieme

E' una delle primissime iniziative giovanile dell'estate, ma non è certo una vacanza riposante. Si rivolge infatti agli studenti alle prese con gli esami di Stato la preparazione condivisa alcuni giorni in uno stile di comunità. Dura da oltre trent'anni la proposta di alcuni animatori e docenti di Gioventù Studentesca e, lanciata a suo tempo nell'ambito di Comunione e Liberazione, è estesa di anno in anno a tutti i giovani studenti che vogliono parteciparvi. Anche quest'anno i 35 partecipanti vi hanno ricavato molto frutto non solo sul piano scolastico (“molto di più dello studio individuale”)  ma anche come esperienza di riflessione sulle proprie scelte di vita. Lo slogan che un tempo accompagnava l’esperienza, tenutasi quest’anno per cinque giorni a Candriai, dice “Il cento è il massimo, ma la vita è di più” e si riferisce appunto al profitto che si può ricavare dal confronto con altri coetanei e con amici docenti che ti aiutano nel discernimento delle scelte future: “In questo periodo speciale della vita – spiega il prof. Luca Pederiva, docente al “Galilei” che, a suo tempo visse questa settimana di studio comunitario – l’esperienza insieme non è solo funzionale al superamento dell’esame, ma diventa un momento di riflessione su se stessi, sul proprio ruolo e sulla realizzazione piena della propria persona”. Le giornate si aprono con la libera proposta delle lodi al mattino: quindi otto ore di studio (per chi lo vuole, c’è anche un aiuto nel ripasso di alcune materie) e alla sera quattro chiacchiere in compagnia, anche sul futuro che ci aspetta dopo la maturità.

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