Era strapiena domenica scorsa nel pomeriggio la chiesa della Congregazione di Gesù Sacerdote in via dei Giardini per la festosa Eucaristia con oltre 30 concelebranti durante la quale l’Arcivescovo di Trento ha ordinato diacono il 35enne di origini comasche, fra Davide Bottinelli. Un evento significativo nella storia dell’istituto religioso alla vigilia della giornata del 7 marzo che segna la prima ispitazione del fondatore padre Mario Venturini davanti al quadro di Gesù nell’Orto degli Ulivi. “Per noi l’atteggiamento di Pietro, Giacomo e Giovanni che restano lì accanto a Gesù rispondendo alla sua richiesta, per vegliare e pregare insieme a lui – osserva il superiore generale padre Giovanni Pastò – rimane un punto centrale del nostro carisma per e fra i ministri sacri, con particolare attenzione verso coloro che fra loro vivono la fatica o hanno il cuore ferito”.

Questa “specifica missione” è stata apprezzata e richiamata anche da mons. Luigi Bressan (c’erano due Venturini anche fra i confratelli ordinati preti in Duomo nel 1964) nell’omelia dedicata al diaconato come servizio d’amore, un tema approfondito anche da padre Mario Venturini in un suo scritto del 1945 : “Tutto per amore voglio che sia il motto della mia vita, nell’abbandono in ogni istante alle Sue amorevolissime disposizioni, nella gioia del cuore”. Bressan ha commentato come quella di padre Venturini non fu “una interiorità autoreferenziale” ma “orientata alla santificazione di tutto il clero, compresi anche coloro che stessero attraversando qualche momento di verifica o di difficoltà. Questa era l’immagine che padre Venturini ci trasmetteva a noi seminaristi nei pur pochi incontri avuti a metà degli anni Cinquanta, prima della sua morte: uno zelo immenso perché rispondessimo alla chiamata alla santità, senza stancarci mai di progredire”, ha osservato mons. Bressan, augurando questo stile al giovane diacono Davide, affinchè “il servizio diaconale che resti modello e stimolo per tutti”.