Dal Brennero: “Salvaguardare lo spirito di Schengen”

Mercoledì 30 marzo il vertice delle giunte del Gect-Euregio a San Michele all'Adige si è occupato di immigrazione e di gestione delle frontiere.

Al termine di un incontro informale a Brennero, al confine tra Italia e Austria, martedì 29 i capigruppo delle assemblee legislative di Trento, Bolzano e Innsbruck, con i tre presidenti delle Province autonome di Trento e di Bolzano e del Land Tirolo, Bruno Dorigatti, Thomas Widmann e Herwig Van Staa, hanno sottoscritto una mozione politica condivisa in merito alla decisione dell’Austria di ripristinare i controlli al confine con l’Italia per limitare il flusso dei migranti e sulla gestione dei richiedenti asilo che, di conseguenza, verranno fermati alla frontiera.

Il documento condiviso dalla maggioranza dei capigruppo lamenta la scarsa solidarietà manifestata finora dagli Stati membri dell’Ue riguardo a un’equa suddivisione dei profughi che entrano in Europa. Definisce necessaria la costituzione di “hot spot” per la registrazione dei profughi, chiede all’Ue la tutela dell’Accordo di Schengen, ricorda la delicatezza anche simbolica del confine del Brennero, chiede il coinvolgimento del livello regionale nelle politiche Ue sulla gestione dei profughi e dei confini statali, invoca un progetto comune e durevole a livello europeo e ribadisce,infine, anche la disponibilità ad accogliere i profughi in modo adeguato dentro i territori dell’Euregio.

La mozione verrà sottoposta all’assemblea congiunta del Dreier Landtag, l’organismo transfrontaliero che unisce Trentino, Alto Adige e Tirolo, in programma il 20 e 21 aprile a Trento.

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