Da sapere

QUANDO E DOVE SI VOTA

Domenica 17 aprile 2016 si svolgerà il referendum popolare sulle trivellazioni in mare (attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi). Ogni elettore potrà votare nel proprio seggio, indicato sulla tessera elettorale, dalle ore 7 alle 23. Perché il referendum sia valido occorre che vada a votare almeno il 50% più uno degli aventi diritto.

IL QUESITO

L'elettore, all'atto della votazione, riceverà una scheda di colore giallo in cui si chiede di cancellare la norma che consente a chi possiede già una concessione per estrarre gas o petrolio da piattaforme entro le 12 miglia marine dalla costa di rinnovare la concessione fino all'esaurimento del giacimento.

VOTANDO SÍ l’elettore vuole fermare i giacimenti in attività nelle acqua territoriali italiane, una volta che saranno scadute le concessioni.

VOTANDO NO l'elettore vuole che i giacimenti restino in funzione, fino a quando ci sarà gas o petrolio da estrarre.

I PROMOTORI

Per la prima volta nella storia della Repubblica la consultazione è promossa da nove Consigli regionali (Baslicata, Marche, Puglia, Sardegna, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise), e non tramite una raccolta firme. Una raccolta di firme per presentare il referendum era fallita a settembre. Si sono schierati a favore del “sì” le principali Associazioni ambientaliste nazionali (fra cui WWF, Legambiente e Greenpeace) e partiti politici di diverso colore.

INFORMARSI

Coordinamento nazionale comitati “No-Triv”: www.notriv.com

Comitato “Ottimisti e razionali”: www.ottimistierazionali.it

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