Nessuna barriera, né al Brennero né altrove

Keine neue Brennergrenze! No a un nuovo confine al Brennero! E' di inequivocabile contrarietà la presa di posizione espressa in una lettera aperta dalla scrittrice altoatesina Maxi Obexer, residente a Berlino, e da Gerhard Ruiss, presidente dell'Associazione degli Scrittori di Vienna. L'iniziativa, partita a febbraio, ha fatto tappa anche alla Fiera del libro di Lipsia, raccogliendo fino ad ora l'adesione di oltre un centinaio di firmatari. Si tratta di scrittori, giornalisti, artisti, membri di associazioni culturali, intellettuali a vario titolo austriaci, italiani e tedeschi. Nelle cinque pagine di firme si leggono anche nomi impegnati nel mondo della cultura e della società civile trentino.

“L’appello è un richiamo alla coscienza collettiva in nome della salvaguardia dei diritti umani”, commenta ai microfoni di Trentino inBlu Angelika Burtscher, fondatrice con Daniele Lupo di Lungomare Gallery a Bolzano.

Il testo esprime a chiare lettere l'indignazione per la decisione austriaca di una nuova chiusura del confine del Brennero. “Siamo indignati – si legge – per come la Giunta del Land Tirolo e del Governo austriaco non vogliano prendere in considerazione lo speciale valore storico di questo confine. Siamo indignati per la reazione dell'Austria alla maggior migrazione di profughi in Europa dai tempi della seconda guerra mondiale”.

“Il passo del Brennero aperto – spiega Angelika Burtscher – è il simbolo di un’Europa pacifica e comune, un simbolo dell’abbattimento dei nazionalismi, della tutela delle minoranze e del rispetto dei diritti umani. E’ il sismografo dei valori garantiti dall’Europa e della direzione da essa intrapresa”. Pertanto “alzare nuove barriere di confine sarebbe il primo passo verso la dissoluzione dell’Unione Europea”. I firmatari chiedono al governo austriaco e al Presidente del consiglio Matteo Renzi un’adesione chiara agli obiettivi dell’Unione Europea, per un’Europa comune e libera. “Un’adesione chiara – conclude Angelika Burtscher – ai valori umanitari e a favore dei diritti umani. Ciò comprende anche la protezione dei profughi e dei richiedenti asilo”.

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