Vittoria Van der Bellen e migranti, prof. Zorzi.”Ora una proposta congiunta europea”

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All’indomani dell’esito delle presidenziali in Austria è  diffuso il sospiro di sollievo in Europa  per la vittoria dell’ecologista Alexander Van der Bellen. Allo stesso tempo preoccupa il dato politico incontrovertibile: la metà degli elettori ha votato Hofer. Il candidato ultranazionalista che fin da subito si è palesato  per le sue posizioni anti-immigrati, anti-islam e anti-Unione Europea.   

“Van der Bellen E’ un europeista convinto” concordano gli analisti,  un ex militante socialista, figlio di profughi zaristi dalla Russia dopo la Rivoluzione d’ottobre in campagna elettorale aveva annunciato di voler abolire la quota massima di 35 mila  di richiedenti asilo e di tenere aperto il passo del Brennero.

Se la previsione è un freno all’onda xenofoba e un raffreddamento delle tensioni con l’Austria, il tema dei migranti richiede comunque una risposta culturale e politica urgente e congiunta.  “Una proposta che possa essere antidoto alla paura comprensibile anche per il mondo operaio, che ha votato a destra”.   

Cosi ai nostri microfoni il professor Giuseppe Zorzi, coordinatore  per conto della presidenza della Provincia, delle attività di cooperazione fra Trentino, Alto Adige e Tirolo nell’ambito del Gect Euregio (Ascolta audio qui sotto)  

Domani la questione dei flussi migratori e dei controlli al passo del Brennero torneranno al centro del tavolo della giunta dell’Euregio che si terrà  nella sede della Meccatronica di Rovereto.  

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