Guerra e ricostruzione

Il ritorno a casa, il faticoso inizio di una nuova vita. Venerdì sera la presentazione del libro postumo di Vitaliano Modena

È l'ultimo tassello di una trilogia che disegna, in modo dettagliato e preciso il quadro degli avvenimenti della grande guerra che hanno interessato il paese di Roncegno. I primi due libri – “Roncegno e i profughi” (1988) e “La nostra guerra” (2006) – li ha scritti Vitaliano Modena, il terzo – dal titolo “Roncegno e la grande guerra – gli anni della ricostruzione” – è stato ultimato dal figlio Stefano.

Durante la Grande Guerra molte furono le famiglie deportate in Italia, tante altre, la maggior parte, in Moravia, Boemia e in altri luoghi dell’Impero. Vicende dolorose e spesso drammatiche, riprese e tramandate da Vitaliano Modena che ha raccontato anche della vita dei soldati di Roncegno impegnati sui campi di battaglia. Mancava, però, il terzo tassello, riguardante le vicende belliche sul territorio comunale ed il racconto del ritorno in paese al termine della guerra da parte di chi, sopravvissuto, doveva ricostruirsi una vita.

Il testo, su cui stava lavorando Vitaliano prima della sua scomparsa, nel 2014, ora è stato ultimato e dato alle stampe. “Il volume – ricorda Stefano Modena – certo imperfetto e parziale, è opera integrale del papà, come il tempo e la malattia gli hanno concesso di realizzare”. Da qui la scelta, assieme al fratello Davide, di non integrarlo, se non in piccole parti.

Il volume è stato finanziato dalla Cassa Rurale di Roncegno, in occasione dei 120 anni di vita, e sarà regalato a tutti i soci. “Roncegno e la grande guerra – gli anni della ricostruzione” sarà presentato venerdì 10 alle 20.30, al teatro parrocchiale di Roncegno. Saranno presenti lo storico Luca Girotto e il giornalista Diego Andreatta, direttore di Vita Trentina, che ne ha curato la prefazione.

Ci sarà spazio per alcune letture, curate dall’attore Mario Costa, tratte dal volume e in particolare dal capitolo riportante diverse testimonianze personali rese all’autore ancora diversi decenni fa. “Vitaliano Modena – ricorda Andreatta nella prefazione – era appassionato di segni sul territorio. In compagnia dei suoi scolari prima e poi del fido registratore ne ha raccolti finché ha potuto, avido di non perdere un frammento di memoria con cui ricostruire un aneddoto, un episodio, un fenomeno. Sono il capitolo a lui più caro anche di questo volume che ci proietta dalla piccola alla grande storia”.

Capitolo che Vitaliano Modena ci consegna, come ultima espressione d’attaccamento alla comunità di Roncegno, a cui ha dedicato gran parte del suo impegno professionale e civile (è stato per diversi anni consigliere comunale). Un libro che ci renderà tutti un po’ più ricchi, consapevoli dei sacrifici dei nostri avi e di quanto Roncegno e i roncegnesi, in anni più difficili dei nostri, abbiano saputo scrivere pagine importanti di storia che oggi, grazie a persone come Vitaliano Modena, possiamo meditare e gustare.

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