All’altare di Vigilio

Quindi, accompagnati dalle voci dei cori delle parrocchie del Duomo e di Levico, i riti esplicativi che hanno convinto l'assemblea del dono di questi “annunciatori di speranza”, arrivati all'altare di San Vigilio a pochi giorni dalla festa del patrono e pronti a “camminare sulle strade dell'uomo ferito di oggi”, come hanno detto nell'interviste del mattino ai media locali. Lasciando alle spalle un'esperienza di lavoro nelle forze armate (Daniel), una formazione in campo agricolo-forestale (Massimiliano) e in ambito musicale (fra Francesco) per donarsi totalmente ai fratelli, “con l'aiuto di Dio”.

Fra i 300 sacerdoti presenti, anche i numerosi Frati Minori (si è ricordato fra Francesco Patton, entrato nello stesso giorno a Nazareth come custode di Terra Santa) che sono stati ringraziati dall'Arcivescovo “con tutta la famiglia francescana per il servizio che rendono in diocesi”. Un ricordo finale anche al giubileo dell'arcivescovo Luigi, al cammino della comunità del Seminario diocesano e alla presenza dei confratelli albanesi, al quale il seminario di Trento è legato. Quindi in una piazza col sapore di festa, l'abbraccio dei parenti, degli amici e dei parrocchiani, anticipo di quanto il giorno dopo i tre preti novelli hanno vissuto nella loro Prima Messa (vedi pag. 19).

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