Forti emozioni

Il progetto “Sentinelle di pietra” renderà alcune fortificazioni teatro di spettacoli e mostre

Una quindicina di forti austro-ungarici della Prima guerra mondiale che fanno ormai parte di un Circuito costituitosi su impulso della Provincia di Trento, coordinato dalla Fondazione Museo storico del Trentino con la collaborazione delle amministrazioni comunali sui cui territori insistono. Una formula per valorizzare e promuovere le fortezze (altre se ne aggiungeranno prossimamente), segno della Grande Guerra che investì il Trentino tra il 1914 e il 1918. L’estate è il momento giusto, tempo permettendo, per aprirli al pubblico. Da luglio ad agosto l’iniziativa “Sentinelle di pietra” proporrà – seguendo idealmente i 520 chilometri del Sentiero della pace, dallo Stelvio alla Marmolada, cento anni fa linea del fronte tra Impero asburgico e Regno d’Italia – spettacoli teatrali, mostre di arte contemporanea, musica, danza, letture, presentazioni di libri, laboratori per i bambini e alcune escursioni di avvicinamento ai forti. Queste le fortezze coinvolte, dai laghi alla montagna: Batteria di mezzo e Garda sul monte Brione a Riva, Belvedere a Lavarone, Cadine a Trento, Campo a Luserna, Cherle a Folgaria, Corno e Larino nel Chiese, Dossaccio (sopra Predazzo), Nago, Pozzacchio a Trambileno, S.Biagio (o Colle delle Benne) a Levico, Strino a Vermiglio, Tenna e la Tagliata di Civezzano. “Arte Forte: la Babele di linguaggi e di simboli legati ai conflitti” è il titolo delle varie rassegne d’arte contemporanea (la prima sarà inaugurata a Cadine l’8 luglio). Il progetto, curato da Mariella Rossi, nasce da un’idea del gallerista Giordano Raffaelli che ha coinvolto una quindicina di colleghi del Triveneto. Installazioni e sculture in legno e acciaio, neon ma anche dipinti, lavori fotografici e video di una trentina di artisti dialogheranno con gli spazi storici, da Trambileno a forte Corno, da Nago a Larino. Teatro, musica e danza (12 gli appuntamenti) sono invece affidati alle cure di Lanfranco Cis e del Centro servizi culturali S.Chiara di Trento. “Le voci del lamento” è il primo “testo”, ispirato al racconto “La paura” di Federico De Roberto (l’autore de “I Viceré”) ambientato tra i soldati italiani di una trincea di montagna, terrorizzati e decimati da un cecchino austro-ungarico. Forte Strino (il 14 luglio) e Forte Corno (il giorno dopo) ospiteranno la pièce. Per chi ama le escursioni (in tutto ne sono previste otto in giro per il Sentiero della pace), la prima è a Levico, verso il forte Colle delle Benne, il 13 luglio. Info: www.trentinograndeguerra.it

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