I cinque (cerchi) trentini

Sono 12 gli atleti regionali in gara a Rio. Fanno parte della spedizione azzurra i trentini Ruggero Tita, Francesca Dallapè, Silvano Chesani, Giordano Benedetti e Yuri Floriani

Sono 308 (164 uomini e 144 donne, la più numerosa rappresentanza femminile di sempre sia a livello assoluto che in percentuale) gli atleti italiani che, dal 5 al 21 agosto prossimi, parteciperanno in Brasile, a Rio de Janeiro, ai Giochi della XXXI Olimpiade.

La Lombardia sarà la regione con il maggior numero di partecipanti, seguita da Lazio e Toscana, con Roma provincia leader davanti a Napoli. All'Alto Adige spetta invece il primato della prima qualificata, grazie alla campionessa del mondo di carabina 10 metri Petra Zublasing.

L'età media complessiva dell'Italia è di 27 anni, leggermente più bassa rispetto a Londra 2012, con l'intramontabile tiratore a volo vercellese Giovanni Pellielo (46 anni) a guidare il team azzurro, anche dall'alto delle sue sette presenze olimpiche. La nuotatrice livornese Sara Franceschi (17 anni compiuti lo scorso 1° febbraio) è, al contrario, la più giovane della spedizione, capeggiata nella cerimonia inaugurale, al Maracanã, dalla portabandiera Federica Pellegrini e della quale fanno parte 28 medagliati londinesi.

Quelle di Rio saranno le prime Olimpiadi sudamericane, nonché le prime in una nazione dell'emisfero australe dopo Melbourne 1956 e Sydney 2000.

Tra gli oltre 10.000 atleti, provenienti da 206 Paesi, dall'Afghanistan allo Zimbabwe, gareggeranno anche cinque trentini. Cinque, proprio come i cerchi olimpici.

GIORDANO BENEDETTI (Atletica leggera, 800 metri, in gara venerdì 12, alle 15.10, nelle batterie): nato a Trento il 22 maggio 1989, portacolori delle Fiamme Gialle, Giordano – all'esordio nei Giochi – vive a Sorni di Lavis, frazione tranquilla come lui, abituato, stando anche all'home page del suo sito ufficiale, a un “lavoro silenzioso per una prestazione esplosiva”.

Merito, oltreché dell'allenatore di sempre Gianni Benedetti (stesso cognome, ma nessuna parentela), di un “fisico notevole e di una falcata molto elegante”, che lo hanno portato, fino al 2003, a giocare a calcio, prima di optare definitivamente per l'atletica dopo aver preso parte ai Giochi Sportivi Studenteschi.

SILVANO CHESANI (Atletica leggera, Alto, in gara domenica 15, all'1.30, nelle qualificazioni): nato a Trento il 17 luglio 1988, alfiere delle Fiamme Oro Padova, si allena a Modena con Giuliano Corradi.

Ex giocatore di hockey su ghiaccio, Silvano ha conquistato titoli tricolori giovanili sia nell'alto che nel triplo ed è stata proprio la passione per i salti a “convertirlo” all'atletica.

Nel 2015, agli Europei Indoor di Praga, ha vinto la medaglia d'argento, superando, oltre agli avversari, anche i problemi fisici che ne avevano condizionato la stagione precedente. È alla sua prima Olimpiade, conquistata da ripescato grazie ai “target numbers”.

YURI FLORIANI (Atletica leggera, 3000 siepi, in gara lunedì 15, alle 15.25, nelle batterie): nato a Trento il 25 dicembre 1981, portacolori delle Fiamme Gialle, Yuri è allenato, come Giordano Benedetti, da Gianni Benedetti.

Ex alfiere dell'Atletica Trento, vive ad Altofonte, il comune in provincia di Palermo che ha dato i natali al grande Salvatore Antibo, insieme alla moglie Angela Rinicella, anche lei mezzofondista.

Nel 2012, al “Golden Gala” di Roma, ha abbassato il primato personale (8:22.62) sui 3000 siepi, classificandosi successivamente sesto agli Europei di Helsinki, per poi correre la finale dei Giochi Olimpici di Londra, chiusa al 13° posto.

FRANCESCA DALLAPÈ (Tuffi, Sincro tre metri, in gara domenica 7, alle 20): nata a Trento il 24 giugno 1986, alfiere dell'Esercito Italiano, “Fra”, per sua stessa ammissione, si è tuffata nella vita “con l'entusiasmo di chi ha tanta voglia di crescere, imparare e fare qualcosa di importante”. Ci è riuscita, aiutata dalla sua allenatrice storica Giuliana Aor, sia a livello individuale che in coppia, prima con Noemi Batki e poi, soprattutto, con Tania Cagnotto. Con la quale, oltre a due argenti iridati, ha conquistato otto titoli continentali consecutivi nei tre metri sincro, in attesa della rivalsa olimpica, dopo quel quarto posto a Londra 2012 che ancora la (le) tormenta.

RUGGERO TITA (Vela, 49er, in gara lunedì 8 e giovedì 18): nato a Rovereto il 20 marzo 1992, portacolori delle Fiamme Gialle allenato da Gianfranco Sibello, è alla sua prima Olimpiade, conquistata nella classe 49er in coppia con l'esperto prodiere gussaghese Pietro Zucchetti.

Quarto olimpionico trentino della vela dopo Gianni Torboli, Angela Baroni e Gianfranco Oradini, Tita, a soli 13 anni, aveva già vinto il titolo italiano Optimist, quello europeo Team Race e il Meeting del Mediterraneo. Fa stabilmente parte della squadra nazionale dal 2009, quand'era lo skipper azzurro più giovane.

Non stupisce quindi che, per Rio, l'obiettivo dichiarato di questo atleta universitario TOPSport sia la… top ten.

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