Il ruolo delle istituzioni

Funzioni e attività dall’Istituto agrario provinciale con l’annessa stazione sperimentale (1874) e dal Consiglio d’agricoltura (1891)

Negli anni 1870-80 si assistette alla grave decadenza del settore serico. La diffusione della pellagra e le gravissime inondazioni dell’ultimo decennio dell’800 resero necessaria una lunga serie di interventi di carattere strutturale. Gli interventi dello Stato si rivolsero in varie direzioni; prima di tutto verso l’attività produttiva ancora preminente, cioè l’agricoltura.

L’8 novembre del 1881 l’imperatore Francesco Giuseppe, con l’approvazione della Dieta della Contea principesca del Tirolo emanò la legge istitutiva del Consiglio provinciale d’agricoltura con i suoi consorzi agrari distrettuali. Ente pubblico di coordinamento e di rappresentanza di tutto il mondo rurale tirolese sostenuto da consistenti sovvenzioni da parte del Ministero d’agricoltura e della Giunta provinciale. Il nuovo Ente aveva il compito di promuovere e coordinare ogni azione riguardante l’economia agricola regionale, facendo da tramite tra i produttori ed i governi regionale e centrale, non tanto con dei provvedimenti calati dall’alto, ma suscitando e raccogliendo le istanze dei produttori e degli interessi agrari, al fine di stimolare la razionalizzazione ed il progresso dell’agricoltura regionale in collaborazione fattiva con l’Istituto agrario di S. Michele.

Circa dieci anni prima (1874) la Dieta di Innsbruck aveva fondato l’Istituto agrario provinciale di S. Michele all’Adige con annessa stazione sperimentale allo scopo di cooperare sotto ogni aspetto al rialzamento e al progresso dell’economia agricola del Tirolo meridionale (Trentino).

Il 12 gennaio 1874 con il voto favorevole della Dieta si concludeva un lungo iter preliminare caratterizzato da non poche contrapposizioni tra sostenitori e soluzioni alternative. All’inizio dell’anno precedente la Dieta aveva dato incarico a Edmund Mach di redigere un progetto organico riguardante la complessa attività che il nuovo ente avrebbe dovuto affrontare.

Edmund Mach che proveniva dal prestigioso Istituto per la frutticoltura e l’enologia di Klosterneuburg seppe tradurre in termini pratici la missione che la Dieta aveva individuato per il nuovo Istituto. Per questo infatti, secondo le indicazioni della Dieta fissate nello statuto redatto da Edmund Mach, l’Istituto venne suddiviso sin dall’inizio in due sezioni: la Scuola e la Stazione sperimentale con annessa la vasta azienda agricola, cercando comunque di coniugare il più possibile la teoria e la ricerca con la pratica.

Consiglio d’agricoltura e Istituto agrario svolsero fin dalla nascita e nei decenni successivi un ruolo determinante per lo sviluppo dell’agricoltura locale. Tra gli strumenti di primo ordine meritano particolare evidenza la stampa e l’istruzione ambulante.

Nel Trentino, per la parte italiana, la seconda sezione del Consiglio d’agricoltura iniziò nel 1884 a pubblicare il mensile “Bollettino d’agricoltura” sul quale venivano riportati gli scritti dei docenti dell’Istituto oltre a diversi altri articoli e rubriche dei dirigenti e dei tecnici del Consiglio di Trento. Al Bollettino d’agricoltura si affiancò ancora nel 1883 l’Almanacco agrario che diventò ben presto molto popolare tra i contadini trentini sia per gli argomenti tecnici che riportava, ma anche per le rubriche di vita rurale.

Il Bollettino d’agricoltura ospitava una mole complessiva di circa 300 pagine annue; l’Almanacco agrario era annuale ed aveva una tiratura iniziale di 5 mila copie che ben presto arrivarono a 7 mila copie con una consistenza considerevole di circa 400 pagine.

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