Così rinasce una fabbrica

A fine ottobre accenderà il primo fuoco di fusione del vetro nel nuovo stabilimento di Spini

La proverbiale riservatezza dell'amministratore delegato di Vetri Speciali, Giorgio Mazzer, stavolta dovrà arrendersi: non potrà infatti non condividere con l'intera comunità l'orgoglio di aver fatto risorgere in così poco tempo un luogo simbolo dell'ambizione industriale del Trentino, l'ex Whirlpool. Soltanto undici mesi separano la consegna dell'immobile, mestamente abbandonato dalla multinazionale americana, alla prima accensione del forno fusorio nel nuovissimo impianto a Spini di Gardolo. Un mezzo miracolo, di cui lo schivo manager veneto, trentino da 45 anni, rende merito a tutta la propria squadra, messa in tiro come non mai: nel cantiere hanno lavorato contemporaneamente fino a 300 persone al giorno! 207 fornitori, fra cui 72 ditte trentine, che si sono aggiudicate 15 milioni di commesse, danno l'idea di questa corsa sfrenata, su cui il gruppo ha già investito oltre 43 milioni. Ma – sottolinea Mazzer – il merito va anche alle istituzioni pubbliche locali, che hanno affrontato aspetti di grande delicatezza, come l'usufrutto di un immobile costato 45 milioni, la concessione edilizia, l'impatto ambientale, con una tempestività e una sintonia insperate: un altro mezzo miracolo, o meglio un modo efficace per attrarre le imprese, come sottolinea l'Assessore Olivi.

Produrre bottiglie è un processo complicato, che dalla materia prima (rottame di vetro, sabbia, calcare, soda) all'imballo impiega 30 ore: servono sofisticate tecnologie. Ad esempio – osserva l'ing. Piero Pastore, il responsabile tecnico del progetto della nuova vetreria – nel campo della tutela dell’ambiente sono state applicate le migliori tecnologie di filtrazione oggi disponibili sul mercato, così da rendere praticamente invisibili i fumi in uscita. Quanta strada si è fatta dai primi del '900, quando le ciminiere sbuffavano come delle locomotive a vapore!

Fatto sta che oggi del vecchio immobile Whirlpool, simbolo di una delle più gravi ferite del nostro tessuto produttivo, rimangono soltanto vaghe sembianze. Nuove facciate, imponenti ma non troppo, si stagliano nel cielo di Spini a ricordarci l’inarrestabile metabolismo di un’economia provata ma non vinta dalla crisi, grazie ai suoi «campioni», magari poco noti. Come Vetri Speciali, che ha già assunto 185 persone, di cui 23 in «garanzia giovani»; fra queste, 116 sono ex Whirlpool, di cui 41 donne. L’impresa ha oggi in Trentino ben 319 dipendenti (su 718 totali in Italia): 152 a Gardolo; 69 alla sede amministrativa di Trento; 98 a Pergine. E altre 15 assunzioni sono previste entro l’anno.

Questo vituperato manifatturiero, insomma, ha battuto un altro bel colpo. Chi l'avrebbe mai detto che il sito ex Whirlpool sarebbe risorto in una vetreria, costruita di tutta fretta da un gruppo che di vetrerie ne ha già altre tre in Italia? Bizzarrie del mercato. E pensare che il vetro è un prodotto antichissimo: secondo la leggenda sarebbe stato inventato per caso da alcuni mercanti fenici, accendendo un fuoco sulle rive sabbiose di un fiume. Altro che new economy! A Gardolo, un affascinante groviglio di macchinari di ultima generazione è lì a testimoniare che l'innovazione è una via senza barriere. Basta avere volontà e coraggio.

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