Quando l’ospite è disabile

Organizzato dall'Ordine degli Ingegneri sul tema dell'accessibilità, ha proposto esperienze concrete di progettazione per tutti

“La qualità della vita è fortemente legata alle opportunità offerte dal territorio in cui viviamo. Un principio valido per tutti, persone con disabilità incluse. Ma la loro accoglienza diventa sempre più una grande partita collettiva. Partita che per essere giocata bene richiede il coinvolgimento di diversi attori: operatori del sociale, del turismo, progettisti, persone con disabilità e famiglie”. Si è aperto con queste parole chiare ed efficaci scelte dal direttore della cooperativa sociale La Rete, Mauro Tommasini, il convegno “Turismo e Accessibilità. Tempo libero e accoglienza”, svoltosi a Trento venerdì 7 ottobre presso la Sala della Fondazione Caritro.

Al convegno l'inclusione si è fatta esperienza concreta, poichè alle relazioni si sono alternate visite guidate a mezzi e ambienti accessibili, allestiti in uno spazio esterno dedicato, nella vicina piazza d'Arogno. C'erano una barca a vela e un camper sbarrierati e si poteva entrare nella roulotte del Bar al Buio, proposto da Irifor-Centro di prevenzione e riabilitazione visiva del Trentino. Il Bar al Buio é un bar mobile dove si può provare cosa significhi vivere e orientarsi senza la vista.

Tra gli interventi, molta attenzione ha suscitato quello di Franco Vitali, gestore da oltre cinquant'anni dell’Holiday Village Florence di Comacchio. Vitali si è detto sicuro che i turisti con disabilità abbiano come tutti gli altri clienti desideri da soddisfare e che investire in turismo accessibile porti anche un notevole vantaggio economico. L'accessibilità all’Holiday Village Florence è garantita perchè la struttura è stata realizzata da un progettista in carrozzina.

Un’altra relazione che ha destato interesse è stata quella “Closed eyes, open space”: Ferdinando Ceccato, direttore della cooperativa sociale Irifor e non vedente, ha fatto capire come progettare pensando ad includere anche chi non vede o vede poco sia spesso poco costoso e molto creativo. In proposito ha portato alcuni esempi concreti: sarebbe sufficiente che sui cartelli per la segnaletica interna ed esterna di edifici ed ascensori ci fosse la traduzione nell'alfabeto braille, che le diverse superfici fossero dipinte con colori ad alto contrasto e che l'impianto di illuminazione evitasse gli abbagli luminosi. Il cane guida, che aiuta a evitare gli ostacoli, è un alleato importante per chi è privo della vista e ha il diritto – riconosciuto dalla legge – di poter entrare ovunque.

Sergio Bettotti, responsabile del Dipartimento Cultura e Turismo della Provincia Autonoma di Trento, ha assicurato il pieno appoggio dell'Amministrazione Pubblica su questi temi, anche con la legge provinciale 4/2016 a sostegno dello sport accessibile e delle associazioni dedicate.

Il convegno è stato promosso dall'Ordine degli Ingegneri di Trento, nell'ambito delle attività del Tavolo provinciale Giovani e Professioni, in collaborazione con il locale Ordine degli Architetti Pianificatori e Paesaggisti, con la Fondazione Luigi Negrelli e con diversi altri partner.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina