Riforma Rsa, oggi consiglio provinciale straordinario

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Si è riunito stamani il consiglio provinciale straordinario convocato per discutere la mozione presentata dalle minoranze in merito alla riforma dell’assistenza degli anziani.  La proposta dell’assessore Zeni prevede di accorpare le rsa, passando dalle 41 attuali a 14 (una rsa per ogni comunità di valle), mettendo dunque in rete le varie realtà territoriali, in modo che ogni struttura funga da punto di riferimento per anziani e famiglie in difficoltà.  Contro la riforma si schierano le minoranze, che hanno chiesto alla giunta di sospendere la programmazione dell’accorpamento e procedere ad una rinegoziazione con i territori.  I 12 consiglieri di minoranza giudicano “inaccettabile” qualunque “riforma calata dall’alto su questi temi”.

Le forze di maggioranza, nel frattempo, hanno condiviso un documento a sostegno della riforma proposta dall’assessore Zeni. Tra i punti strategici della riforma ci sono l’aumento di risorse a favore delle misure per la non autosufficienza, la definizione un budget unico, “che sappia armonizzare le risorse destinate agli interventi sanitari e a quelli sociali”, la garanzia e alle Comunità di un ruolo guida nella definizione di politiche territoriali con al centro gli anziani e le loro reti familiari.

Rimangono, tuttavia, da definire, alcuni nodi, su cui le forze di maggioranza non hanno trovato un accordo: quante saranno le Rsa e chi gestirà i Punti unici di accesso. 

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