Per l’unica Parola che si è fatta carne

Scaturisce dal Vangelo il programma editoriale di Vita Trentina: implica la sintonia ecclesiale ma anche la fatica della ricerca, l’azzardo dell’ annunciatore… in uscita

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Novant’anni, dunque. Una lunga vita di carta. Una pianta quasi secolare che ancora germoglia ogni giovedì.

L’abbiamo sfogliata per preparare questo speciale, ritrovando le pagine della resistenza al fascismo, mai ingiallita. E poi i colori primaverili del Vaticano II e il grigio morte delle Torri Gemelle.

Da questi 4500 numeri di Vita Trentina abbiamo provato a centellinare novanta parole chiave. Altre novanta firme trentine ci hanno aiutato ad aprirle, a leggerle, a spiegarle. Eppure, fra tante importanti parole che si sono fatte carta, è la Parola che si è fatta carne l’unica che motiva e sostiene il servizio del settimanale diocesano.

“Questa Parola è per noi casa e riparo, ci infonde speranza, ci precede – ci ricordava l’arcivescovo Lauro il 3 aprile nel suo primo saluto in Duomo –  Non siamo noi a darle forza, è Lei che ci infonde coraggio, ci solleva su ali d’aquila, ci nasconde “nel segreto della sua dimora”.   E aggiungeva: “Non c’è altro da sapere, altro da comunicare se non Lui: il Crocifisso Risorto. La sua vita, le sue parole, i suoi gesti, la sua umanità sono uno squarcio nelle tenebre di quest’ora della storia, ci suggeriscono vie inedite ed inaudite fatte di compassione, di tenerezza, di misericordia”.

Alimentare questa fiducia, accompagnare e raccontare queste vie: ecco il programma editoriale di Vita Trentina, che implica la sintonia ecclesiale ma anche la fatica della ricerca, l’azzardo dell'annunciatore… in uscita.

Ma non è la paura a “fare 90”, è la gioia del Vangelo, che sempre si rinnova e si comunica. Anche nelle stagioni della chiusura a riccio, delle passioni tristi, del tarlo consumista che pure minaccia le travi della nostra casa comune trentina. Invitandoci a rileggere quel manifesto moderno che è l’enciclica “Evangelii Gaudium”, Papa Francesco ci ricorda fra i suoi tre principi che “la realtà è superiore all’idea”. Raccontare la realtà, che rimane il compito specifico del nostro settimanale nella periferia trentina e nell’orizzonte mondiale, ci aiuta come lettori a evitare “i purismi angelicati – come scrive il Papa – i progetti più formali che reali, gli eticismi senza bontà, gli intellettualismi senza saggezza”.

Vogliamo ispirarci a questo “criterio di realtà”, a questa Parola già incarnata e che sempre cerca di incarnarsi, per essere utili a tutti i lettori trentini, necessari agli operatori pastorali, vigilanti sugli amministratori pubblici, fedeli agli ultimi di questa piccola terra.

Almeno in quest’anniversario consentiteci di rinnovare un grazie sincero a quanti hanno dato e danno il loro tempo e le loro energie per Vita Trentina, non voce solista ma strumento nel coro della comunicazione sociale assieme a radio Trentino inBlu, agli altri siti e mezzi diocesani. Dal 10 al 12 novembre (vedi programma a pag. 5) sentitevi invitati a palazzo Geremia, al Vigilianum e in piazza Santa Maria Maggiore: l’augurio per il giornale vale soprattutto per i suoi fedeli e nuovi abbonati, corresponsabili del servizio all’unica Parola.

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