Si è concluso ieri nella Diocesi di Trento il Giubileo straordinario della Misericordia.

L’Arcivescovo mons. Lauro Tisi ha presieduto la celebrazione in Duomo, in occasione della solennità in cui si ricorda l’anniversario della dedicazione della basilica cattedrale.

Il servizio di Laura Galassi. (ascolta qui sotto)

“Abitare la vita è vivere per qualcuno diverso da noi stessi. Quest’anno della misericordia ci ha insegnato che il perdono è la vera onnipotenza di Dio. E dal perdono riparte la vita”.

E’ un passaggio dell’omelia dell’Arcivescovo mons. Lauro Tisi ieri durante la celebrazione in Cattedrale per la conclusione del Giubileo straordinario della misericordia. A concelebrare la S. Messa anche monsignor Ivo Muser, vescovo della diocesi altoatesina e l’arcivescovo emerito di Trento Luigi Bressan.

Nella solennità della Dedicazione della cattedrale, Trento ha accolto il Nunzio Apostolico in Italia, l’arcivescovo Adriano Bernardini che, a nome di Papa Francesco, ha imposto sulle spalle dell’arcivescovo Lauro Tisi il Pallio, simbolo di Cristo Buon Pastore e della dignità di arcivescovo metropolita.

Il Pallio, una piccola stola di lana bianca d’agnello decorata con sei croci nere, rappresenta la pecora smarrita che il Buon Pastore si carica sulle spalle. Il Papa stesso ha benedetto i Palli dei nuovi arcivescovi metropoliti nella basilica vaticana il 29 giugno scorso, solennità dei Santi Pietro e Paolo.

Al centro dell’omelia, la pagina evangelica con la conversione del pubblicano Zaccheo, dopo l’incontro con Gesù. Sentiamo l’arcivescovo mons. Tisi. (ascolta qui sotto)

La celebrazione conclusiva dell’Anno Santo è stata resa ancora più solenne dalla presenza di un grande coro, formato da coristi parrocchiali provenienti da tutta la Diocesi. 

Papa Francesco concluderà il Giubileo della misericordia domenica 20 novembre, a poco meno di 11 mesi dall’apertura, l’8 dicembre 2015, solennità dell’Immacolata.