>
Per i lavoratori la trattativa sulla crisi Sait deve partire dalla discussione di un piano industriale e dall’applicazione del contratto di solidarietà. Lo hanno ribadito oggi i dipendenti, molto numerosi, che hanno partecipato alle due assemblee indette unitariamente dai sindacati per fare il punto dopo il confronto di ieri in Provincia con i vertici del consorzio, gli assessori Olivi e Mellarini e i vertici della Federazione.
Sindacati e lavoratori chiedono assoluta chiarezza. “Anche oggi i lavoratori in assemblea hanno rimarcato che in Sait si sta operando una sostituzione di manodopera a basso costo – insistono i sindacati -. Il consorzio sembra si stia organizzando per esternalizzare alcune delle mansioni oggi svolte internamente in via Innsbruck, affidandole a Movitrento. E da quanto ci risulta la cooperativa sarebbe pronta a modificare il contratto dei propri dipendenti passando dal commercio alla logistica, tagliando dunque sul costo del personale. Questa non è una riorganizzazione è un’operazione di dumping sociale. Sait deve fare chiarezza”.
Tutti questi aspetti saranno affrontati al tavolo di confronto con i vertici Sait. I sindacati sono intenzionati, comunque, a tenere aperto anche un secondo tavolo sulla riforma del sistema della cooperazione di consumo in relazione ad un modello territoriale della distribuzione commerciale, con il supporto della Provincia.