Come accade da più di vent'anni, sarà ancora una donna a guida l''Azione cattolica trentina nel prossimo triennio. Dopo Cecilia Niccolini, Giuliana Prezzi, Fabiola Andrighettoni e Maddalena Ciaghi la nuova presidente è Anna Rigoni, scelta dall'Arcivescovo nella terna di nomi proposta dal Consiglio rinnovato il 4 febbraio scorso.

Rigoni, 42 anni, tecnico di laboratorio di microbiologia all’ospedale S. Chiara di Trento è primierotta di Imer, ma risiede a Trento. In AC ha rivestito il ruolo di segretaria, vicepresidente per il settore giovani e poi per il settore adulti, nonchè responsabile della promozione associativa.

“Questa responsabilità non è un peso che schiaccia, perchè è un peso condiviso – ha risposto così Anna lunedì a Michela Grazzi nella mattinata inBlu alla radio diocesana – in Azione Cattolica c’è una corresponsabilità che si esprime a vari livelli; quindi non mi sento sola, il mio ruolo è di accompagnare il cammino”.

In sintesi, cosa si propone oggi l’Ac?

Di continuare il suo specifico servizio ecclesiale sul territorio – in Trentino abbiamo 18 associazioni parrocchiali – aiutando le persone a crescere nella fede e nella testimonianza cristiana nel quotidiano”.

Come “leggere” la conferma di una donna alla presidenza?

Dentro l'AC non ci sono ruoli di potere o di rappresentanza. Forse riflette il fatto che anche i nostri presidenti parrocchiali sono in maggioranza donne… forse la realtà di un servizio femminile nella Chiesa intenso, anche se forse più nascosto e femminile.

Lei è in AC da quesi vent'anni…

Sì, in questo momento rappresento un po' la memoria storica della presidenza e la conoscenza di tante persone spero possa essere d'aiuto per il servizio nel nuovo ruolo.

Qual è l'appuntamento più importante alle porte?

Questo triennio si apre per noi con il ricordo dei 150 anni di fondazione dell’Associazione: il 29 aprile li festeggeremo a Roma in piazza San Pietro in un incontro speciale con Papa Francesco. Ci stiamo preparando”.