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Il diritto può contribuire a costruire consapevolezza e integrazione anche in un ambiente come il carcere. Ne è convinto un gruppo di giuristi dell’Università di Trento che da oggi terrà un ciclo di lezioni sulla Costituzione a Spini di Gardolo.
La Facoltà di Giurisprudenza e l’APAS (Associazione Provinciale di Aiuto Sociale per i detenuti, gli ex-detenuti e le loro famiglie), infatti, hanno stipulato una convenzione, in base alla quale alcuni professori e ricercatori della Facoltà svolgeranno un programma di lezioni nella casa circondariale di Spini sul tema “Da cosa partire per integrare: riflessione sulla Costituzione”. “In questo modo – spiega Carlo Casonato, responsabile del progetto per la Facoltà – cercheremo di instaurare un dialogo a più voci centrato su alcuni principi costituzionali che possono concretamente servire da strumenti di emancipazione e integrazione dei detenuti nella vita sia dentro sia fuori del carcere. L’obiettivo è rendere per quanto possibile concreto lo scopo rieducativo della pena”.
Il ciclo di lezioni partirà lunedì 6 marzo, con alcuni incontri dedicati al significato di Costituzione. Proseguirà poi fino al 22 maggio trattando del diritto alla salute, del principio di eguaglianza, della libertà personale, del lavoro e della libertà religiosa. Il ciclo di incontri terminerà con un laboratorio sperimentale, in cui i partecipanti scriveranno un testo costituzionale, sulla base delle riflessioni e delle conoscenze acquisite.
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