Donne e lavoro, D’Agostino: “Ancora forte lo scarto di genere”

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Donne e mondo del lavoro. La festa dell’8 marzo è occasione per riflettere sul ruolo che ricoprono le donne nella nostra provincia. In sintesi le pari opportunità hanno fatto molta strada, ma quella da percorrere è ancora lunga.

In ambito politico le donne sono ancora in netta minoranza, basti osservare come su 35 consiglieri provinciali solo 6 sono donne, mentre in Giunta provinciale ne è presente solo una su 8 componenti.

Per quanto riguarda l’occupazione, quella femminile, come dimostrano le statistiche dell’Istituto di statistica della provincia autonoma di Trento, è aumentata dal 1993 al2015. Si è passati da un 44,5% al 59,8%. Lo scarto rispetto all’occupazione maschile è però ancora di più di 10 punti percentuali.

La strada è ancora lunga anche in termini di retribuzioni: le donne in provincia di Trento, secondo i dati dell’INPS riferiti al 2016, prendono mediamente il 30% in meno rispetto ai colleghi maschi. Questo si traduce anche in pensioni più basse.

La Confederazione Nazionale Artigianato del Trentino (Cna) in occasione della presentazione, avvenuta lunedì, del suo progetto “Donne in imprese. Oggi e domani armonia vita-lavoro”, ha evidenziato come le posizioni dirigenziali siano rappresentate prevalentemente da uomini. Il Trentino Alto Adige è fanalino di coda in Italia, con una quota di aziende rosa del 17,3%, sotto la media nazionale che è del 21,6%.

“Lo scarto di genere – afferma ai nostri microfoni Maria Rosaria d’Agostino, vice coordinatrice del Cna del Trentino – è dovuto alla difficile conciliazione tra lavoro e famiglia, alla non uguaglianza sociale tra lavoro autonomo e lavoro dipendente. Dobbiamo sostenere la creatività femminile”. Sentiamo

 

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