Sei anni fa iniziava la guerra in Siria. Oggi nel Paese si continua a morire. Due attentati kamikaze sono avvenuti in poche ore a Damasco, uno al Palazzo di Giustizia, un altro in un ristornate. Decine le persone rimaste uccise.

In sei anni dall’inizio del conflitto sarebbero 400mila le vittime, quasi 6milioni le persone sfollate all’interno del Paese e cinque milioni i profughi che hanno lasciato la Siria.

Tra loro, ci sono anche i 29 richiedenti asilo giunti in Trentino a marzo del 2016 attraverso il primo corridoio umanitario attivato dall’Italia. Per loro, accolti a Villa San Nicolò a Ravina, il mese di marzo non rappresenta soltanto il ricordo del loro Paese distrutto da un conflitto che sembra non finire mai, ma è anche il primo anniversario dell’ accoglienza che hanno ricevuto in Trentino. 12 mesi in cui le famiglie siriane hanno avviato un percorso di inserimento sociale e lavorativo nella comunità. Se ne parla nel nuovo numero del settimanale diocesano Vita Trentino da oggi nelle edicole.

Sentiamo Tommaso Vaccari, coordinatore dell’accoglienza a Villa San Nicolò per la Fondazione comunità solidale. (ascolta qui sotto)