Una Chiesa che riparte dai più deboli

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Il vescovo Lauro ha scelto il seminario della Pastorale della Salute, convocato sabato scorso a Villa Moretta di Pergine anche con rappresentanti dei giovani, della carità, della catechesi e della liturgia, per ribadire una nuova visione di Chiesa che abbia al centro il malato,  la persona debole e, più in generale, quella di cui nessuno si prende cura.

Un’attenzione evangelica prioritaria, che deve portare a rivedere la pastorale – secondo Tisi – a renderla più snella nei suoi apparati organizzativi; meno dipendente dalla specializzazione degli operatori e più centrata sul ruolo della Comunità eucaristica che nella Messa domenicale si accoglie, si perdona, ascolta la Parola e viene inviata al servizio.

A proposito,  si è detto di valorizzare nella Messa il momento in cui i ministri ricevono dal parroco il mandato con l’Eucaristia da portare ai malati in una visita che è sempre un’esperienza concreta di amore e di Chiesa, da valorizzare anche con i gruppi di ragazzi e  giovani.

L’incontro di sabato, coordinato da don Piero Rattin e Carlo Tenni per la Pastorale della Salute, sarà ripetuto a cadenza annuale come momento di scambio e di comunione anche fra le numerose sigle laicali impegnate nell’ambito della sofferenza.

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