Biodiversità, valore universale da proteggere

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Fine settimana dedicato ai valori della biodiversità da quella naturalistica a quella agricola con un programma ricco di eventi promossi dalla Provincia autonoma di Trento in collaborazione con enti, istituzioni e associazioni.  Visite guidate, laboratori, mostre, passando anche per le aree protette, ammirando razze animali e specie vegetali. Ad aprire le porte alla conoscenza della biodiversità la Fondazione Edmund Mach, il MUSE, la Federazione provinciale allevatori e Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina. Obiettivo informare studenti, cittadini ed agricoltori, su quanto si sta facendo per la conservazione di questo importante patrimonio.

Heidi Hauffe, responsabile del Dipartimento di Biodiversità della Fondazione Mach, evidenzia quanto il tema della biodiversità incroci contesti diversi: dalla salute, al benessere, all’economia, alla cultura, alla storia e alla vocazione del territorio.(Ascolta audio qui sotto

Alla Fondazione Edmund Mach, casa naturale della biodiversità, le attività di ricerca, sperimentazione e formazione, dedicate alla salvaguardia di questo importante risorsa, sono assolutamente centrali. Nel campus di San Michele la biodiversità  è studiata a tutti i suoi livelli – genetico, di specie, e degli ecosistemi. Ad esempio, si studiano: la biodiversità genetica e genomica delle piante da frutto per sviluppare nuove varietà utili per affrontare la sfida dei cambiamenti globali, la diversità di microorganismi contenuti nei prodotti tipici trentini, essenziale per la nostra salute;  la biodiversità della fauna e flora selvatica,  per capire come abbia un impatto (troppo poco riconosciuto) sulla protezione dalle malattie). In agricoltura, la biodiversità combatte le specie aliene e i patogeni dannosi alle coltivazioni e alla zootecnia, fornisce acqua pulita, l’impollinazione, e un suolo fertile). Inoltre la salvaguardia della biodiversità naturale, è un elemento critico dell’economia, perché il turismo dipende su un ecosistema intatto.

Anche il Muse aderisce alla Giornata della Biodiversità . Domani viene inaugurata la mostra temporanea «L’Oasi delle farfalle», che per circa tre settimane porterà nella serra tropicale del museo oltre 600 coloratissime farfalle, e dell’allestimento dei nuovi Orti del MUSE che riproporranno le coltivazioni tipiche di tutte le regioni italiane.

Mentre il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina propone una visita guidata a tema che approfondirà la filiera dei cereali, attraverso la sezione del Museo dedicata all’agricoltura, un tempo necessaria per l’autosufficienza alimentare, che seguendo tutta la filiera di prato, campo e orto, terminerà con la visita al mulino ad acqua. Il mulino conservato all’interno del Museo, risale al 1828 ed è la prosecuzione naturale dell’attività cerealicola, dimostrata dalla grande diffusione che aveva nel Trentino rurale dell’Ottocento questo tipo di opificio idraulico.Tra le 11.30 e le 12.30, con replica tra le 14 e le 18, ci sarà inoltre la possibilità di cimentarsi in laboratori didattici sull’arte e la tecnica molitoria dei cereali a cura dei Servizi educativi del Museo, provando in prima persona alcuni tipi di macinazione che ne dimostrano l’evoluzione temporale. Alle 14.30 e alle 16.30 saranno inoltre proposte due visite guidate all’intero Museo, forte di più di 40 sale espositive che raccontano l’uomo della montagna alpina, con le sue tradizioni, i suoi valori, ma soprattutto saperi e tecniche caratteristici del sistema agrosilvopastorale. L’associazione per la valorizzazione della biodiversità agricola “La Pimpinella” sarà inoltre presente nel chiostro del Museo tra le 14 e le 18 con un laboratorio didattico sulla riproduzione delle sementi. 
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