Borgo Valsugana, tutto esaurito alla “prima” di “Sono le parole che ti dico”

Uno spettacolo decisamente originale che ha coinvolto gli ospiti dell’APSP
Il progetto , realizzato e promosso con la collaborazione della Comunità e della cooperativa VALES di Borgo, è durato un anno. Uno spettacolo, o per meglio dire, l’embrione di uno spettacolo, che è il frutto di un percorso di ascolto che ha coinvolto un gruppo di persone (una ventina) che frequentano il Centro di Servizi per Anziani “Villa Prati” e risiedono in Casa Arcobaleno all’APSP di Borgo Valsugana. La prima c’è stata la settimana scorsa al teatro di Ospedaletto, una “prima” da tutto esaurito. “Sono le parole che ti dico. Raccontarsi per mezzo del teatro” racconta delle emozioni: dalla solitudine al dolore, dalla gioia al desiderio di serenità e di leggerezza. Nello spettacolo non si racconta una storia unica, ma più tracce che potrebbero svilupparsi in storie diverse, per raccontare, ad esempio, l’attesa di chi ha deciso che il fiume lo guarderà passare seduto sulla riva, oppure il limbo sereno di chi ha perso la memoria, o ancora la storia di un teatro nel teatro, attraverso la quale poter giocare con i ruoli. Il tutto per affermare una voglia e un bisogno di raccontare che ancora persistono.“Questa esperienza – racconta Vittoria – mi ha mosso diverse emozioni: la nostalgia del passato, la soddisfazione di poterlo raccontare e di essere ascoltata”. “Per me si è scoperchiato un vaso di ricordi – incalza Rina – e mi sono ritrovata con mio marito. Continuo ancora a sognarlo”.

C’è che come Anna non aveva mai recitato e chi, come Giulia, facendo le prove e poi salendo sul palco è tornata a quando era bambina e giocava tutto il giorno. “Mi dispiace non poter partecipare in modo attivo per via delle mie condizioni fisiche – aggiunge Gina – ma questa esperienza mi ha rimandato a quando vivevo a Jesolo e a scuola si faceva teatro. Allora mi chiamavano la cavallina storna”.

L’obiettivo del progetto era quello di fare in modo che la storia degli anziani coinvolti venga raccolta, ascoltata e, mediante la rappresentazione teatrale, condivisa, con l’idea che il Centro di Servizi di Villa Agnedo possa proporsi come contesto in cui le energie del volontariato possono esprimersi al meglio, aprendo allo stesso tempo la struttura al territorio, stimolando la partecipazione delle associazioni presenti.

Lo spettacolo è stato ideato e prodotto da Mario Costa, instancabile regista, con Daria Ferraro musicoterapista e l’accompagnamento musicale della Banda Civica Lagorai di Strigno. “Il martedì delle prove – con confida Ester – vado sempre via stanca ma appena arrivo a casa comincio a cantare E la vita l’è bela, l’è bela…”.

Doveroso ricordare i nomi di tutti gli attori: Grazia Daltrozzo, Giulia Divina, Luciana Gremes, Giuseppina Massaro, Rina Pompermaier, Ester Rosso, Silvana Sartori, Stefania Zaghetto, Graziella Coradello, Gina Dalla Pria, Pia Deflorian, Giuseppina Bressanelli, Vittoria Busarello, Anna Chiletto, Giuliana Purin, Eleonora Vendramin, Cristina Faisingher, Franco Bellin e Elio Parotto.

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