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Nell’ambito della Settimana dell’Accoglienza, la residenza Fersina in via al Desert a Trento ieri ha aperto le porte alla cittadinanza.
Un’occasione per la comunità per conoscere da vicino il progetto di accoglienza e incontrare i migranti ospiti della struttura, scoprendone anche i vissuti e – grazie ai laboratori artigianali – anche alcune loro competenze e professionalità.
Almeno 150 i visitatori.
Attualmente nella struttura di prima accoglienza sono accolte 252 persone; nell’hub di pronta accoglienza (moduli prefabbricati a lato della residenza) le persone accolte sono 76. Il lavoro svolto dagli operatori all’interno della struttura intende favorire la relazione fra le persone accolte, ascoltando i bisogni che emergono nel quotidiano.
Gli operatori sono impegnati nel promuovere percorsi di tirocinio, attività lavorative, attività formative e scolastiche e percorsi di volontariato.
Il tempo dei migranti viene valorizzato anche attraverso sport, laboratori artistici, musicali, linguistici, di alfabetizzazione tecnologica e di coltivazione dell’orto interno alla “Fersina”. Importante, fra l’altro, anche l’accompagnamento dei richiedenti asilo in percorsi di integrazione sociale con il territorio e con le persone che lo vivono, attraverso progettualità condivise con la comunità.
Infine, ma non ultimo, i migranti accolti sono impegnati nella pulizia quotidiana e straordinaria della residenza, nell’abbellimento della struttura e nell’attivazione di laboratori comuni quali sartoria, falegnameria e ciclofficina.