Verde speranza

È l'unica squadra regionale di Serie A2 femminile, con giocatrici che sono espressione del movimento trentino. L'obiettivo è la salvezza, sperando di non soffrire fino alla fine come nella passata stagione

È stata presentata ufficialmente lo scorso 14 ottobre in piazza Pasi a Trento, ma si era già presentata da sola una settimana prima, espugnando (4-3) all'esordio il difficile campo della Flaminia Fano, la squadra femminile del GS Trilacum, che partecipa al girone A del campionato di Serie A2 di futsal.

Nel quale, come si è visto anche domenica nella partita casalinga persa di misura (3-4) con la neopromossa Noalese 2013 trascinata da Melania Gabbiadini (sì, proprio l'ex attaccante e capitana della Nazionale di calcio a 11), autrice di una tripletta, Valentina Cretti e compagne non hanno alcuna intenzione di darsi per vinte.

“L'obiettivo resta la salvezza, sperando magari di non soffrire fino alla fine come nella passata stagione. Abbiamo allestito un gruppo funzionale ed organico, facendo scelte nel segno della continuità”, ha sottolineato il vicepresidente biancazzurro Walter Mosna. “Dopo aver confermato quasi in blocco la rosa, ci siamo rinforzati puntando ancora una volta su giocatrici che sono espressione del movimento trentino”.

Nel caso della laterale Giulia Turella (già vincitrice, con il Trilacum, del torneo regionale 2013/'14) e della centrale Selene Sordo (più forte degli infortuni che ne hanno condizionato il rendimento in più occasioni) si tratta di graditi ritorni, ma si stanno integrando velocemente anche le talentuose gemelle Monia e Naomi Fichera, rispettivamente portiere (destinata a crescere ulteriormente sotto la guida del nuovo preparatore Antonio Casaccia) ed esterno, nonché la svincolata Manuela Gargiulo, ex centrocampista dell'A.C.F. Trento.

“Si può fare sport ad un certo livello senza toccare molto la borsa. Con noi giocano anche due ragazze della provincia di Verona. Dal punto di vista economico, il calcio maschile dovrebbe prendere esempio da quello femminile”, ha aggiunto Mosna.

Più che dal calendario quindi – che lo porterà anche in Sardegna (il prossimo 17 dicembre, a Sassari con la Torres, nella penultima giornata di andata), Piemonte, Emilia, Lombardia e Veneto – il Trilacum dovrà guardarsi dal regolamento, che quest'anno prevede una sola retrocessione diretta e lo spareggio tra la decima e l'undicesima classificata.

“Salvarci, evitando i play-out, sarà ancora più difficile, ma abbiamo fatto innesti buoni e mirati. Siamo un mix di giovani e ragazze esperte, una combinazione che ci ha sempre permesso di andare avanti”, ha spiegato l'allenatrice Elisa Vialo. “Come gioco, stiamo ingranando. A Fano, mettendo a frutto l'esperienza della passata stagione, non abbiamo gettato punti nei minuti finali, ma, seppur con un po' di fortuna, li abbiamo conquistati, concretizzando senza sprecare energie”.

Alla permanenza delle biancazzurre nella categoria, la seconda divisione nazionale, dovrà contribuire anche il pubblico, gremendo il palazzetto di Vigolo Baselga e sentendosi orgoglioso – come la presidente del CONI Provinciale, Paola Mora – “di una squadra femminile di uno sport tipicamente maschile”.

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