Quando la scuola va …oltre

Solidarietà, cooperazione e utilità sociale. Presentato il progetto “Oltre” che coinvolge 160 studenti

“E’ una grande lezione quella che ci arriva da questa scuola. Questi ragazzi che si mettono in gioco per provare a dare una mano agli adulti più deboli ci dicono insieme come sia possibile vincere tante solitudini presenti nelle nostre comunità”. E’ il commento con cui l’Arcivescovo Lauro Tisi, intervenuto ben volentieri alla presentazione di Roncegno Terme lunedì 30 ottobre, ha “benedetto” l’innovatico progetto dell’’Istituto Alberghiero di Rovereto e Levico Terme che mette ben 160 allievi in relazione con le fragilità e i bisogni della nostra società. L’hanno chiamato “Oltre” per esprimere la volontà di una proposta che sappia uscire dall’edificio scolastico per integrarsi con la “vita” del territorio, consentendo ai ragazzi di “sporcarsi le mani” in attività di volontariato e relazione d’aiuto.

Spiega il dirigente dell’Istituto provinciale, Federico Samadan: “La scuola deve e può aprirsi sempre di più al territorio, riuscendo a coinvolgere e farsi coinvolgere dai problemi dei soggetti più deboli. Il tanto decantato “food” è solo una parte della nostra offerta didattica: c’è poi la dimensione dell’accoglienza, dell’ospitalità e dell’utilità sociale che deve veder crescere i nostri ragazzi”.

Anche quelli che hanno già ottenuto un diploma e attraverso una Borsa Lavoro possono cimentarsi in servizio particolare: la consegna dei pasti a domicilio agli anziani del paese insieme ad operatori della cooperativa sociale Vales.

Nella sede di Roncegno Terme, dove si possono gustare i risultati dell’alta formazione, lunedì è stato firmato anche un accordo con vari partner: la Caritas Diocesana (con il direttore Roberto Calzà) e la Fondazione Comunità Solidale (con il presidente Antonio Pacher) che formeranno i giovani nella relazione con gli indigenti; l’Aquila Basket (con il presidente Luigi Longhi) che già vede gli studenti impegnati nel curare il servizio catering durante le partite di serie A, l’Unione Italiana Ciechi (con il presidente Ferdinando Ceccato) che ha insegnato loro a servire ai clienti dentro il “bar al buio” , la rete delle Aziende per i Servizi alla Persona e altri enti territoriali come la Comunità di Valle della Valsugana. Già in alcune Aziende per Servizi alla Persona gli studenti dell’Alberghiero hanno trascorso alcune giornate con gli anziani ascoltgando i loro racconti sulle specialità culinarie del passato.

La prossima attesa tappa di questo progetto è il cenone natalizio presso il ristorante didattico dell’Istituto: saranno invitate anche persone che vivono in solitudine ma anche per i ragazzi stessi è facile pensare ad un Natale di servizio. Un cenone a scuola ci sta, se aiuta a crescere nell'attenzione agli altri.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina