Si celebra domani, domenica 14 gennaio, la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Nel suo messaggio papa Francesco invita ad “Accogliere, proteggere, promuovere e integrare i migranti e i rifugiati”. Nel testo si trovano le azioni in cui questi verbi vengono declinati e i temi al centro del dibattito: dallo Ius soli ai corridori umanitari, dalla protezione dei minori non accompagnati all’opportunità rappresentata dall’arricchimento interculturale.

Il rapporto dell’Unhcr, l’Agenzia Onu per i rifugiati, rileva che alla fine del 2016, le persone in fuga a causa di guerre, violenze e persecuzioni in tutto il mondo sono 65,6 milioni, circa 300 mila in più rispetto all’anno precedente; ogni 3 secondi una persona è costretta ad abbandonare la propria casa. La maggior parte dei rifugiati vive in Paesi a medio basso reddito e proviene da Afghanistan, Siria e Sud Sudan e la metà sono bambini. “La Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo – ricorda il Papa – offre una base giuridica universale per la protezione dei minori migranti”.

“E’ un nostro dovere” commenta don Beppino Caldera responsabile in Diocesi per la Pastorale delle Migrazioni (Ascolta audio qui sotto)