[“Amore incondizionato, perdono radicale, abbassamento infinito, dedizione estrema: questo e non altro è la vita Dio”.  Così l’Arcivescovo Lauro ha approfondito il vangelo di Marco nell’ultimo incontro annuale di “Passi di Vangelo”, partecipato ancora una volta da quasi 300 giovani. “La Risurrezione – che l’Arcivescovo ha presentato come “la messa a disposizione della vita di Dio” – ha svuotato il Sepolcro. Dal giorno della Risurrezione continuano gli incontri con il Risorto sulle tante strade di Emmaus della storia umana, nei tanti cenacoli con le porte sbarrate per la paura, nei tanti laghi di Tiberiade dove uomini stanchi e affaticati provano a pescare senza prendere nulla”.

Mons. Tisi, prendendo spunto dalle domande dei giovani di Moena, ha voluto ricordare “i testimoni della fede e tanti uomini e donne nuovi che con il loro perdono, con il loro impegno per la giustizia, per i poveri e gli ultimi, hanno fatto risorgere e fanno risorgere popoli interi travolti dalla violenza e dalla barbarie. Altri sono sconosciuti al pubblico, ma sono conosciuti da noi. Sono le belle persone che, senza chiedere niente, ci raggiungono con la loro gratuità, il loro disinteressato amore”.

“Tra questi – ha osservato dando appuntamneto per il prossimo anno attorno alle pagine del Vangelo di Luca – ci siete anche voi cari giovani. In questi mesi vi ho apprezzato tanto, posso dire che i tratti del Risorto li ho potuti incontrare in voi. Di questo vi dico un sentito grazie”.

L’arcivescovo Lauro ha ribadito infine che “in ogni Eucarestia ci viene offerta la possibilità di incontrare il Risorto e di vivere di Lui. Niente meno di questo ci offre l’Eucarestia. L’Eucarestia ci permette di fare l’esperienza che non siamo nati per star bene, ma per amare. Amare è l’unica modalità che abbiamo per star bene”.