Ape, biodiversità da tutelare: lo chiede la Carta di San Michele

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Un appello per la tutela della biodiversità delle sottospecie autoctone di ape è stato sottoscritto stamattina a San Michele all’Adige da autorevoli esponenti della ricerca scientifica e da personalità di rilievo dell’apicoltura e dell’ambientalismo. La “Carta di San Michele all’Adige” sottopone ai cittadini e alla politica l’urgenza di tutelare adeguatamente l’ape mellifica (Apis mellifera Linnaeus), e in particolare le sottospecie autoctone (dalla ligustica alla siciliana, alla carnica…). “Come Fondazione Mach siamo molto contenti che questa Carta venga firmata qui a San Michele all’Adige – dice il prof. Andrea Segrè, presidente della Fondazione -, questo documento pone un problema e delle soluzioni per la tutela di un patrimonio genetico la cui perdita non impoverirebbe solo l’apicoltura, ma tutta l’agricoltura”. “L’appello è necessario – spiega Paolo Fontana, entomologo della Fondazione Mach e presidente della World Biodiversity Association – perché le api ci testimoniano tante problematiche ambientali: i cambiamenti climatici, l’inquinamento da agrofarmaci, le modificazioni del paesaggio. La biodiversità delle api è fondamentale per il benessere dell’ambiente e la produttività dell’agricoltura”.

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