Lunga notte, una bella sorpresa

Nell’edizione 2018 71 luoghi sacri hanno tenuto le porte aperte fino a tarda ora

Bolzano – Un primo bilancio della Lunga notte delle chiese altoatesina mette in luce soprattutto la sempre maggiore partecipazione delle varie realtà ecclesiali, dei territori e delle singole persone che si sono avvicinate ai molti appuntamenti, preparati da tempo e poi proposti, tutti nell’ambito di poche ore, la sera e la notte dello scorso 25 maggio.

Visite guidate in luoghi non sempre accessibili, scalate di torri campanarie, esposizioni e persino una sfilata di paramenti liturgici, concerti, proiezioni, conferenze: sono solo alcune delle oltre duecento iniziative offerte nel contesto della serata. Il programma ricco e multiforme ha attirato persone di tutte le età. L’edizione 2018 della Lunga notte delle chiese ha visto 71 luoghi sacri su tutto il territorio altoatesino tenere le porte aperte fino a tarda ora. A organizzare le iniziative sono stati parrocchie e volontari. A Bolzano hanno partecipato 13 chiese e cappelle, 11 nella sola città di Merano. E hanno offerto davvero di tutto. Qualche esempio: le visite guidate nelle chiese di Merano (l’artista meranese Paolo Quaresima ha illustrato le particolarità architettoniche e artistiche della chiesa di Santo Spirito, sorta presso l’antico ospedale cittadino) e l’incontro dal titolo “L’arte in chiesa”, spiegata dal pittore e poeta Luis Stefan Stecher nella parrocchiale di S. Geltrude di Aslago (per la quale ha realizzato il dipinto intitolato “Speranza”, che si trova alle spalle dell’altare). Nel duomo di Bolzano la singolare sfilata di paramenti liturgici dal titolo “Quando si indossa il rosso? Quando si indossa il verde?”. Nella chiesa dei Domenicani “Venite e vedrete”, un percorso attraverso voci provenienti dall’esperienza della clausura, del servizio internazionale, di un pellegrinaggio e della preghiera. Nella chiesa dei Cappuccini la comunità rumeno-ortodossa ha proposto una mostra di icone. I padri cappuccini mettono la loro chiesa regolarmente a disposizione di questa comunità. La parrocchia evangelico-luterana, a sua volta, ha dato spazio alla celebrazione di una messa afroamericana per la pace. Due concerti si sono tenuti anche nella chiesa di Tre Santi.

Molto altro è stato realizzato anche sul resto del territorio diocesano. A Vipiteno, nella suggestiva chiesa di Santo Spirito, un “cinema biblico” per bambini, nella cappella di San Bonifacio a Terlano una conferenza su “Il vino nella Bibbia”, a Laives una caccia al tesoro alla ricerca dei simboli cristiani, la benedizione delle biciclette nella chiesa di Termeno e perfino un pigiama-party con pernottamento nella parrocchiale di San Giorgio a Maia Alta a Merano.

Soddisfatti gli organizzatori, in particolare la diocesi di Bolzano-Bressanone (Ufficio pastorale), il Katholisches Bildungswerk (opera formativa) e i Servizi giovani (Jugenddienste). Il bilancio, come detto, è più che positivo: “Basti pensare che solo al programma per bambini a Merano hanno partecipato più di 100 giovani, mentre alcune chiese, come a Brunico e in val d’Ega, erano piene. Per molti è stata la prima partecipazione alla Lunga notte, accolta da tutti come una bella sorpresa”, sintetizza Thomas Ebner del comitato organizzatore.

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