Odio online. Origine, evoluzione e contrasto. Questo il tema della prima serata del ciclo “Conversazioni”, ospitata sabato 30 giugno in una scenografia inusuale ma suggestiva, il castello di Vigolo Vattaro.
A svilupparlo è stato Giovanni Ziccardi, professore di informatica giuridica a Milano, partendo dalla domanda di partenza rivoltagli da Giulia Tiberi, professoressa qui in veste di moderatrice, riguardo al modo in cui il mondo digitale, e del web in particolare, ha cambiato le sembianze dell’odio.
A tale proposito, Ziccardi ha spiegato che, mentre prima l’odio era tendenzialmente espresso attraverso quattro canali (razziale, religioso, politico e omofobico), con la libertà concessa dal web questo è deragliato e ora riguarda anche gli ambiti più impensati delle nostre esistenze. “Non sapete – ha fatto notare il professore – quanto odio si nasconde anche nelle chat di gruppo delle mamme degli scolaretti!”. Ma non è tutto. Oltre alla pervasività c’è la permanenza: “Se insulto un amico – ha esemplificato Ziccardi – poi facciamo pace e risolviamo, ma se attacco qualcuno in rete, resta tutto anche oltre la riappacificazione”.
L’aspetto però più spaventoso è la viralità: l’odio circola, è una “valuta che si può spendere per recuperare attenzione”, ha sottolineato riferendosi soprattutto ai fabbricatori di fake news, che sanno perfettamente che una notizia che rechi toni all’insegna dell’odio avrà un numero di visualizzazioni spropositamente alto.
Quali, dunque, le strategie per contrastare questo inquietante senario? Con fare ottimista, Ziccardi ha puntato l’attenzione sull’educazione ad un uso intelligente della tecnologia e sul diritto, che a suo parere può e deve intervenire sanzionando messaggi disumanizzanti e discriminatori.
Ma la risposta più forte è arrivata dal pubblico, precisamente da un ragazzino di circa 13 anni, il più giovane tra gli spettatori. Riferendosi perplesso ad alcuni atteggiamenti dei suoi coetanei, ha sottolineato l’importanza dello strumento più vecchio e buono: la propria testa. “Siete voi la nostra speranza!”, è il commento entusiasta della professoressa Tiberi, che ha concluso l’incontro.
Il secondo dei quattro appuntamenti delle “Conversazioni” sarà, sempre al castello di Vigolo Vattaro, sabato 14 luglio alle 20.30, con un’interpretazione del Paradiso Terrestre di Aldo Palazzeschi, con Elena Galvani, Jacopo Laurino e il duo Dissonance.