A Kobane l’“Arcobaleno di Alan” dà speranza

L’associazione Docenti Senza Frontiere (DSF) ha in corso a Kobane in Siria un intervento finanziato dalla Provincia autonoma di Trento dal titolo altamente significativo di “Alan’s rainbow” (arcobaleno di Alan). Alan è infatti il nome del bimbo di 3 anni annegato nel Mediterraneo nel settembre del 2015, le cui immagini avevano suscitato una sollevazione umanitaria in tutta Europa. Con la conclusione della guerra combattuta in quella specifica area, l’attenzione di DSF, in contatto con i responsabili locali, in particolare la Kobane Reconstruction Board, si è concentrata sulla condizione dei bambini. L’aumento degli orfani, bisognosi di aiuto e cura, di protezione e supporto psicologico per superare i traumi vissuti durante la guerra ha spinto a mettere a punto un progetto che ha raccolto la condivisione convinta dell’assessorato provinciale alla cooperazione allo sviluppo.

In collaborazione con l’Uiki – Ufficio informazione Kurdistan di Roma e con il sostegno economico della Provincia è stato possibile costruire a Kobane un edificio destinato a divenire dormitorio per circa 100 orfani, con asilo e scuola per circa 500 alunni, attorniato da un parco, con uno spazio giochi aperto a tutti i bambini della città. In una recente visita a Kobane l'associazione ha fatto apporre all'ingresso dell’edificio una targa che ricorda la donazione. I primi bambini saranno accolti a settembre, con l’apertura della scuola.

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