Riapre i battenti il Museo- Centro documentazione Luserna e presenta ai visitatori tre novità espositive: l’orso nella cultura popolare trentina, la fotografia di Flavio Faganello e le abitazioni tradizionali dell’arco alpino. L’importante realtà culturale e museale degli Altipiani Cimbri riapre al pubblico dopo la chiusura imposta dall’emergenza Covid-19 e con tutte le garanzie di sicurezza necessarie.

Le principali novità di quest’anno del Centro Documentazione Luserna saranno tre eventi espositivi che vanno ad integrare le già numerose sale a disposizione.

Tre mostre legate dal filo conduttore della montagna come luogo straordinario e fragile, da amare, tutelare e conoscere. La mostra Storia de l’ors,  documenta la presenza dell’orso nella cultura popolare trentina, dall’antichità fino alla reintroduzione del plantigrado sulle montagne del Trentino.

Solo il vento bussava alla porta è un omaggio a Flavio Faganello nel quindicesimo anniversario della sua scomparsa, attraverso la selezione di numerose immagini in bianco e nero, provenienti dall’Archivio fotografico provinciale. “Vivere nelle Alpi. Architettura in legno della tradizione, infine, è un suggestivo percorso che documenta l’impiego del legno e della pietra per la realizzazione delle abitazioni.

Le altre sale permanenti del Museo raccontano l’origine e le tradizioni della comunità Cimbra, la fauna degli Altipiani, aspetti di metallurgia preistorica. Il percorso “Alfabeto della Grande Guerra” costituisce, invecem una suggestiva riflessione sul primo conflitto mondiale.

Il Museo rimarrà aperto tutti i giorni fino all’8 novembre dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 18, favorendo  la prenotazione online degli accessi. Si può prenotare telefonicamente (0464.789638) oppure via mail (info@lusern.it), in particolare per gruppi di più di 10 persone.