Ospedale Villa Rosa, eccellenza anche ai tempi del Covid

L’ospedale Villa Rosa.

L’ ospedale Villa Rosa ai tempi del Covid-19? Comunque un’eccellenza. Parola del primario Jacopo Bonavita, che dopo i mesi “bollenti” a causa dell’emergenza sanitaria guarda già al futuro della struttura, che dalla pandemia può comunque uscire migliore di prima.

A causa di alcuni casi di positività sia fra i pazienti che fra il personale sanitario, l’ospedale ancora in marzo ha ridotto i posti letto disponibili: poco meno di 35 (su 54 totali a regime fra posti per gravi cerebrolesioni, lesioni midollari, e riabilitazione intensiva neurologica), con un progressivo incremento da fine maggio e con oltre 130 operatori fra medici, infermieri, oss e specialisti.

Ma appena scoppiata l’emergenza l’ospedale aveva chiuso l’accesso agli esterni in via precauzionale, e le attività ambulatoriali specialistiche, salvo urgenze, erano state sospese. Inoltre, dall’8 al 22 marzo, i pazienti in avanzata fase riabilitativa sono stati dimessi a domicilio. Al contempo, ai degenti rimasti in ospedale ed al personale è stato effettuato il tampone, in modo da isolare i casi positivi andando a costituire, dal 27 marzo, un’area di degenza per i pazienti Covid positivi: un’area delimitata da barriere strutturali, con 6 posti letto e personale dedicato.

“Si tratta – spiega il dottor Bonavita – dell’unica area di riabilitazione intensiva per pazienti Covid presente in Trentino, e una delle poche presenti in Triveneto”. Oggi, fortunatamente, è vuota perché non vi sono più pazienti positivi, ma sempre pronta a ripartire per garantire cure a tutti. “È davvero necessario rimarcare – prosegue il primario – che tutto il gruppo professionale di Villa Rosa ha risposto alla situazione in un modo estremamente positivo. Si sono affermate grandi professionalità, voglia di mettersi in gioco, senso di dedizione e appartenenza, capacità di gioco di squadra. Pur nella difficoltà contingente, l’ospedale è stato in grado di adattarsi per continuare a fornire un servizio di riabilitazione di eccellenza anche ai tempi del Covid. Di questo siamo molto orgogliosi”.

Un adattamento che permette all’ospedale, allo stato attuale, di prendersi cura anche di pazienti positivi con trattamenti riabilitativi: una prospettiva che pone di nuovo al centro la struttura perginese, diventata l’unica area di riabilitazione intensiva per pazienti Covid presente in Trentino, e una delle poche in Triveneto.

Villa Rosa – conclude il dottor Bonavita – vuole diventare uno dei fiori all’occhiello dell’Azienda Sanitaria ed essere un fattore di attrazione anche a livello extraprovinciale. Dobbiamo certo tenere conto di questa fase pandemica, e adattare l’organizzazione a questa nuova sfida”.

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