Stato – Regioni, al Trentino 218 milioni di euro di aiuti

Il Palazzo della Provincia Autonoma di Trento. Foto: Romano Magrone – ufficio stampa Pat

L’accordo tra Stato e Regioni trovato lo scorso 20 luglio porterà nelle casse del Trentino 218 milioni di euro di aiuti, che sommati ai 136 milioni del Decreto Rilancio, portano il totale inviato alle casse provinciali a 355 milioni.

Un accordo importante, arrivato dopo settimane di confronti politici e tavoli tecnici, che impegna lo Stato a stanziare nel complesso 4,3 miliardi di euro, da ripartire tra le Regioni a Statuto Ordinario, a Statuto Speciale e alle Province Autonome di Trento e Bolzano, per compensare le minori entrate del 2020 a causa dell’impatto dell’emergenza sanitaria.

“Il lavoro della giunta ha prodotto risultati che giudichiamo positivi per le casse provinciali. È tuttavia il tempo di ripensare le scelte che hanno riguardato i comparti pubblici nel corso di quest’anno: Fugatti non ha più l’alibi dell’incertezza delle risorse e dunque deve provvedere, insieme alla messa in sicurezza dei capitoli di spesa che riguardano ammortizzatori sociali e sostegno per famiglie e lavoratori in difficoltà, a restituire ai lavoratori dei comparti pubblici quei 20 milioni per la vacanza contrattuale “destinati” ad altri settori nel corso della piena emergenza Covid-19: risorse già stanziate con quell’obiettivo e che sono state dirottate altrove”, commentano i sindacati che, con un comunicato congiunto di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl enti locali e Fenalt, chiedono alla Provincia “un confronto serio, non demagogico, che miri a risollevare l’economia del territorio attraverso il contributo delle parti sociali, a rafforzare e sostenere il sistema sanitario e il welfare pubblico, per ragionare sulla corretta distribuzione delle risorse ora disponibili“.

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