La memoria delle terre alte nel confronto tra giovani e anziani

Stanno proseguendo in queste settimane le riprese di “SanSeba ’sti ani: un viaggio nel tempo che era e che sarà”

Cosa vuol dire essere anziani? Ed essere giovani? Cosa significava in passato e cosa significa oggi “amicizia”? E ancora, quali i doveri e le libertà in famiglia, e le professioni di ieri e di oggi? Queste e tante altre, le domande che le ragazze e i ragazzi del Gruppo Giovani di San Sebastiano stanno ponendo a giovani e anziani dell’Oltresommo, nell’ambito del progetto denominato “SanSeba ’sti ani: un viaggio nel tempo che era e che sarà”, promosso nell’ambito del Piano Giovani di Zona degli Altipiani Cimbri #FoResta.

“Il progetto – spiega il presidente del Gruppo Giovani Simone Cuel – prevede la realizzazione di un video con interviste di giovani e anziani a confronto e la produzione di un cofanetto che raccoglie su carta e in digitale le conversazioni, le esperienze, i valori, le tradizioni, le abitudini, i comportamenti intergenerazionali”.

Il lavoro verrà presentato al pubblico durante il prossimo autunno. “Sarà un vero viaggio nel tempo per raccontare i cambiamenti culturali e sociali partendo dalle parole dei nostri nonni e dei giovani”, evidenzia Federico Maraner, regista e videomaker. “In famiglia la vita, i ritmi, le regole, i valori, gli insegnamenti sono la mappa per capire meglio a che tipo di evoluzione culturale generazionale stiamo assistendo, ma anche nella vita sociale, con gli amici, la propria comunità come luogo di appartenenza dove vivere esperienze significative”.

I giovani, prosegue Maraner, oggi si raccontano, consapevoli di poter usare altre risorse personali, perché più stimolati dalla forte presenza dei media e dalla tecnologia, spesso però non sanno capirne il legame con il passato. “Noi proponiamo un confronto tra giovani e anziani per riappropriarsi di questa conoscenza”.

Così i giovani oggi si raccontano e attraverso l’obiettivo il regista cattura immagini di allegria, spensieratezza ma anche ragionamenti e pensieri verso il futuro che immaginano non senza ostacoli. Gli anziani, “sciolti” davanti alla telecamera, narrano di tempi passati ma vivi nella mente, il lavoro, i sacrifici, le mucche al pascolo, dei papà che partono per l’estero ma anche le serate allegre in compagnia e la complicità, l’unione della comunità per affrontare assieme le difficoltà.

È un continuo e costante confronto tra giovani e anziani per riappropriarsi della vita in montagna, dell’amore e dell’attaccamento alle proprie radici storiche, culturali ma soprattutto umane. Una fitta rete di sentimenti profondissimi che legano nel tempo le varie generazioni alle montagne, ai boschi, alla terra e al cielo, e che resteranno attraverso questo video in memoria ed eredità alle generazioni future che continueranno ad abitare le terre alte.

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