Un momento per discutere alcuni dei temi cruciali del nostro tempo, come il contrasto al cambiamento climatico e la necessità di pensare (e costruire) un futuro più sostenibile a partire dai nostri territori. Vuole essere questo il Vaia Day, che si terrà online domenica 8 novembre sui canali social della startup trentina Vaia, conosciuta per l’amplificatore naturale creato con il legno degli alberi abbattuti a fine 2018 dall’omonima tempesta.

“Non è un momento facile per la nostra comunità nazionale e per i nostri territori”, spiega Federico Stefani, amministratore delegato e co-fondatore della startup. “Ecco perché è ancora più urgente pensare al futuro che tutti insieme vogliamo costruire. Noi di Vaia – aggiunge – vogliamo dare, nel nostro piccolo, un contributo, nella convinzione che dalla forza delle idee possa scaturire azione e cambiamento”.

Tre i dibattiti che si susseguiranno l’8 novembre, in cui prenderanno parola il presidente di Aquafil Giulio Bonazzi, il presidente di Green Energy Storage Salvatore Pinto, il vice-direttore di Confindustria Trento Alessandro Santini, l’amministratore delegato di UpSens Ketty Paller, l’ingegnere Francesco Cattaneo, l’interior designer Alexander Khnykina, lo scienziato di Giorgio Vacchiano, la naturalista Mia Canestrini e la scrittrice e viaggiatrice Paola Giacomini.

Si parte alle 10.30 con una chiacchierata sull’economia circolare, per continuare alle 14.30 con un momento dedicato al design e alla progettazione e alle 16.30 con un incontro sulla difesa dell’ambiente e la biodiversità. Sarà presente a ogni incontro uno dei tre fondatori della startup, Federico Stefani, Paolo Milan e Giuseppe Addamo. In conclusione, alle 18.30, i co-fondatori terranno un aperitivo informale (sempre online) dal titolo “Il Pianeta che vorrei”. È proprio questo il nome dell’iniziativa all’interno della quale il Vaia Day s’inserisce, realizzata in collaborazione con H2O+ e la Fondazione Caritro.