Anche in Trentino mobilitazioni per gli operatori sanitari e pulizie

Foto © Gianni Zotta

Si sono svolte anche in Trentino le mobilitazioni a sostegno del personale sanitario e socio sanitario in prima linea nell’emergenza Coronavirus. “Pubblico per il pubblico, lavoratori uniti per dare cure e servizi ai cittadini” lo slogan dell’iniziativa, promossa a livello nazionale, che si è svolta venerdì 13 novembre davanti agli ospedali di Trento e Rovereto, oltre che diverse realtà italiane.

Al fianco degli operatori sanitari anche i lavoratori del pubblico impiego, in un segno di solidarietà verso chi sta affrontando in prima linea questa emergenza pandemica, per rivendicare il diritto a lavorare in sicurezza, il rinnovo dei contratti e nuove assunzioni.

Il presidio dei lavoratori delle pulizie a Rovereto. Foto © Gianni Zotta

Sempre venerdì 13 novembre sono scesi in piazza anche le lavoratrici e i lavoratori delle pulizie che hanno aderito allo sciopero otto ore indetto per chiedere il rinnovo del contratto nazionale di lavoro che manca da 7 anni e mezzo.

In Trentino l’adesione alla protesta indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil Trasporti è stata molto ampia. Negli ospedali hanno aderito allo sciopero la quasi totalità delle addette con eccezione di quante sono rimaste in corsia con senso di responsabilità per assicurare i servizi minimi. Numerosi anche i lavoratori e le lavoratrici che hanno protestato sotto la sede della Regione in Piazza Dante, pur nel rispetto delle regole anti-contagio. Pretendono il rinnovo del contratto, ma denunciano anche la presa in giro del bonus Covid così come previsto dalla Giunta.

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