Il vescovo Lauro agli anziani: “Con il vaccino torniamo a respirare”

Proseguendo con le sue numerose visite alle strutture per anziani, l’arcivescovo di Trento Lauro Tisi è stato nella giornata di martedì 10 agosto all’Apsp di Folgaria, dopo aver visitato, nei giorni scorsi, gli ospiti della RSA “S. Vigilio” di Spiazzo Rendena, il 6 agosto, e delle RSA “S. Gaetano di Predazzo e “Giovanelli” di Tesero, il 7 agosto.

A Folgaria, don Lauro ha inoltre benedetto il crocefisso in legno realizzato dal giovane artigiano Massimiliano Toller, come segno di ringraziamento e devozione per aver protetto gli ospiti dell’ Apsp Casa Laner di Folgaria durante le giornate più difficili della pandemia.

Alla sobria cerimonia nel giardino della struttura erano presenti i vertici dell’ Apsp, il sindaco Michael Rech, il sindaco di Lavarone Isacco Corradi, Gianni Nicolussi Zaiga, l’ assessora provinciale alla salute Stefania Segnana, il commissario della Comunità degli Altipiani Cimbri Nicoletta Carbonari e il direttore generale dell’ Azienda provinciale per i servizi sanitari Antonio Ferro. Accanto alle autorità civili e militari, non potevano mancare gli operatori della Croce rossa, i vigili del fuoco e tutti i volontari che quotidianamente aiutano la struttura ed i suoi residenti.

Significativo è stato l’appello alla vaccinazione lanciato dall’ arcivescovo Lauro: “Momenti come questo sono nuovamente possibili grazie alle misure di prevenzione, oltre che per merito dei vaccini. Ho avuto modo di incontrare gli operatori, che in queste strutture stanno dando uno straordinario contributo di generosità. È il momento che tutti ci mettiamo la mano sul cuore e facciamo nostra questa generosità aderendo alla campagna vaccinale che può permetterci di uscire da questo incubo. Si tratta di un gesto di amore e di carità per gli altri: sono i dati a confermare che con il vaccino torniamo a respirare”.

Nel salutare gli ospiti e nel ringraziare gli operatori sanitari e i volontari per il prezioso lavoro che ogni giorno svolgono all’ interno delle case di riposo di tutto il Trentino, le autorità hanno evidenziato come momenti di incontro come quello di oggi siano di buon auspicio per riaccendere la vita sociale delle persone e riallacciare i contatti che il virus ha temporaneamente, ma comunque a lungo, sospeso.

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