Al Muse c’è “Un piano per la sostenibilità”

È stato inaugurato nel pomeriggio di lunedì 4 ottobre “Un piano per la sostenibilità”, il nuovo spazio espositivo che il MUSE – Museo delle Scienze di Trento dedica ai principali fattori del cambiamento globale in atto, dalla questione climatica alla perdita di biodiversità, dall’aumento della popolazione mondiale alla lotta alle disuguaglianze sociali. L’esposizione, oltre 400 mq interamente rinnovati, esplora i molteplici futuri del nostro abitare il pianeta – quelli possibili, probabili e anche desiderabili – con la consapevolezza che la conoscenza può aiutarci a capire che le nostre sfide di cittadini di una comunità globale sono profondamente interconnesse.

Attraverso sei tavoli disposti a corolla attorno alla grande Sfera della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), l’esposizione si propone di raccontare alcuni argomenti specifici, dai grandi fattori della crisi ecosistemica, citati in precedenza, alla cultura della sostenibilità, con riferimento all’Agenda 2030 come piano di azione, al futuro. In ogni tavolo (tranne il primo e l’ultimo) i concetti si articolano sui due lati: quello dedicato al now, ovvero alle problematiche oggi ben visibili e quello dedicato al future, ovvero alle soluzioni.

Due grandi monitor, inoltre, mostrano le “interviste intergenerazionali” ovvero dialoghi ipotetici tra persone appartenenti a generazioni diverse (1960, 1980, 2020 e 2040) che esprimono il loro punto di vista sui temi trattati, mentre otto storie imprenditoriali, di otto aziende che operano concretamente nel campo della sostenibilità, sono contenute all’interno di una speciale area denominata Goal Zero riporta alcune esperienze virtuose di sostenibilità e produzione che percorrono nuovi modelli di business.

 

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