“Trekking rosa”, la prevenzione sul tumore al seno viene fatta in montagna

Continuano i trekking rosa organizzati da Chiara De Pol.

Condividono un’esperienza di vita difficile o una semplice curiosità che le spinge a volerne sapere di più su un tema attuale tutto l’anno, ma in particolare a ottobre. Questo mese, infatti, è dedicato alla sensibilizzazione, alla prevenzione e alla diagnosi precoce del tumore al seno che, secondo l’Airc, rappresenta il 30,3% dei tumori che colpiscono le donne e il 14,6% dei tumori diagnosticati in Italia.

Chi condivide un’esperienza o una curiosità, invece, è il gruppo di donne che ogni anno, dal 2019, partecipa ai trekking rosa, nati da un’idea di Chiara De Pol. “Avevo 32 anni quando, nel 2018, mi sono ammalata di tumore al seno”, racconta. Sono mesi difficili, in cui Chiara, comunicatrice di professione, si rende conto che troppo spesso il racconto del tumore al seno rimane confinato negli ambienti medici e “istituzionali” come le farmacie e la Lilt. “Fanno tutti un ottimo lavoro, per carità, ma si tratta di una comunicazione spesso lontana dalla vita delle persone”, spiega De Pol, che aggiunge: “Quando ero ammalata, mi ha aiutato molto camminare in montagna. Spesso ero accompagnata dai miei amici, che mi facevano molte domande, dalle quali però mi rendevo conto che non erano ben informati sul tumore al seno. Mi sono quindi detta: ‘E se qui in montagna, a camminare con noi, ci fosse una persona informata e consapevole, magari un medico?’”.

Nascevano così, nella primavera del 2019, i trekking rosa, che coniugano l’amore per la montagna di Chiara De Pol con l’informazione sul tumore al seno, che si può prevenire anche attraverso l’attività sportiva. I trekking si svolgono ogni anno in primavera, estate e autunno, e coinvolgono ogni volta una trentina di persone. Camminano assieme a loro un medico e due accompagnatori dell’associazione Accompagnatori di Media Montagna. “Una volta raggiunta la meta, dopo una camminata di quattro o cinque ore, ci sediamo in cerchio e cominciamo a fare domande al medico, che cambia di volta in volta e ha sempre una specializzazione diversa”, racconta De Pol. “Nel tempo, questo progetto si è trasformato in una rete di auto-mutuo aiuto: le donne che partecipano si supportano a vicenda, si confrontano tra loro e si scambiano emozioni”. Grazie al blog di Marta Bortolameotti, “Donne di montagna”, che cura la comunicazione del progetto, i trekking rosa hanno raggiunto donne sempre più giovani, fino a coinvolgere la fascia tra i 30 e i 40 anni. “Molte hanno cominciato a farsi gli screening mammografici una volta l’anno e a stare più attente per prevenire il tumore al seno”, dice De Pol.

I prossimi appuntamenti si terranno domenica 17 e 24 ottobre, rispettivamente sui Prati de La Rosa (Monte Bondone) e a Monte Corno (Garda Trentino). Le “accompagnatrici informate” saranno le dottoresse Fiorenza Soli (genetista) e Sara Monteverdi (oncologa). Ci si prenota gratuitamente sul sito “Donne di montagna”.

Per rendere il tema della prevenzione del tumore al seno ancora più accessibile, vengono coinvolte ogni anno personalità che non hanno a che fare con l’ambito medico, ma che possono aiutare chi deve affrontare il percorso di radioterapia o terapia ormonale. L’edizione autunnale ha visto la partecipazione di Angela Grossi, la “dj del respiro”, esperta della pratica del “breathrough”, una respirazione “a ritmo di musica” che aiuta a rilassarsi. In estate, invece, è stato coinvolto Andrea Brunello, direttore del teatro Portland, che ha scritto una pièce teatrale, “Se-no”, in cui una donna racconta come ha vissuto la malattia.

vitaTrentina

Got Something To Say?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

vitaTrentina