Ecco i migliori formaggi di malga della Valsugana, premiati a Castel Ivano

Sono il casaro Renzo Stroppa di Cagnon di Sotto, Sara Grassi di Malga Valfontane e Paolo Lorenzini di Malga Palù, nelle rispettive categorie, i vincitori dei primi premi della dodicesima edizione del concorso formaggi di malga della Valsugana 2021.

La manifestazione, che si è svolta nella giornata di domenica 7 novembre nella splendida cornice di Castel Ivano su iniziativa della Fondazione cav. Luciano e cav. dott. Agostino de Bellat, è stata premiata anche da una straordinaria domenica autunnale che ha richiamato molti visitatori saliti al castello per degustare i formaggi di oltre venti malghe della Valsugana (sia della Bassa Valsugana e Tesino, sia dell’Alta Valsugana e Bersntol). Tra loro anche il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti che ha posto l’accento sul ruolo fondamentale dell’agricoltura e della zootecnica trentine: “Conosciamo l’importanza di questo evento e sappiamo quanto il vostro settore sia legato al territorio trentino perché questo tipo di agricoltura è fondamentale per il mantenimento del sistema agricolo ed economico di queste zone. Noi crediamo molto al sostegno dell’agricoltura nell’ottica della crescita di questo settore ma anche per la complementarietà con tanti altri settori, in primis quello turistico”.

Protagonisti dell’iniziativa, i formaggi di alta qualità prodotti nelle malghe alpine della zona. Il concorso, realizzato con l’apporto tecnico della Fondazione Edmund Mach e il supporto della Camera di Commercio di Trento, è ogni anno un’occasione di presentazione e conoscenza al vasto pubblico delle attività delle malghe e dei loro prodotti tipici. L’attività inizia già durante l’estate con la raccolta delle adesioni fra i produttori, la visita nelle malghe, la marchiatura delle forme in malga e la definizione delle categorie concorsuali, oltre alla consueta attività di supporto tecnico prestata dalla Fondazione Edmund Mach. Proprio in Valsugana c’è una notevole concentrazione di malghe da formaggio, i cui gestori perpetuano una professione ed una tradizione che richiedono adeguata valorizzazione e sostegno.

“Agricoltura, ambiente, economia e turismo, insieme – ha affermato il Presidente della Fondazione, Bruno Donati – sono le sinergie che possono e devono trasformare il territorio in una comunità viva, prosperosa e moderna. La Fondazione vuole anche quest’anno fare proprie le fatiche che caratterizzano i nostri agricoltori, sostenendo la zootecnia e le malghe, allo scopo di valorizzare e rivivere il nostro territorio e riconoscendo anche ai giovani studenti in agricoltura che il loro sforzo, studio e pensiero, potranno essere determinanti per la crescita della società e dell’economia di domani”.

 

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