Concerto di Vasco, il PD accusa: “Pressioni sulla Commissione di vigilanza, costretta a ritirare il parere negativo sulla sicurezza”

“Ad ottobre la Commissione di vigilanza ha espresso parere negativo sulla sicurezza in vista dell’atteso concerto di Vasco Rossi a Trento, ma vi sarebbero state pressioni sulla struttura amministrativa per ritirare il parere, anche minacciando la sostituzione dei componenti”. È quanto emergerebbe dalla documentazione ottenuta dal Gruppo del Partito Democratico del Trentino in Consiglio provinciale, che accusa di forzature e pressioni della politica sui funzionari pubblici responsabili rispetto agli aspetti legati alla sicurezza dell’area che dovrebbe ospitare l’evento.

Dalla documentazione emergerebbe come lo scorso 27 luglio, il dirigente del Servizio Polizia amministrativa della Provincia scrive al suo Dirigente Generale che il prospettato concerto “inspiegabilmente, non è stato, in alcun modo ed in alcuna forma, oggetto della preventiva necessaria e obbligatoria valutazione da parte della Commissione Provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo (sia con riferimento al luogo, dato già per approvato, e sia con riferimento ai numeri folli di cui stanno parlando i giornali). Ricordo che per competenze tecniche, esperienza professionale e attribuzioni giuridiche la CPVLPS è l’unico Organo specificamente preposto, in Provincia di Trento, alla verifica di tutte le condizioni di sicurezza dei luoghi e degli eventi pubblici di tale tipologia (compresa, come indicato dal TGRA di Trento, la connessa valutazione dell’affollamento, della viabilità e dei parcheggi). Si suggerisce pertanto di non firmare contratti prima di tale formale valutazione”;Secondo quanto raccolto dagli esponenti Pd, il 27 ottobre quindi “la Commissione Provinciale di Vigilanza sui teatri ed altri locali di pubblico spettacolo, composta da persone esperte del settore, con un rappresentante del Questore ed uno del Servizio antincendi e Protezione Civile, esamina l’area, e constata che le caratteristiche dell’area non consentono adeguate vie di fuga in caso di evento avverso, trovandosi chiusa di fatto su tutti e quattro i lati. Questo significa che “data la programmata presenza di oltre 120.000 persone, può determinare pericolose interferenze,travolgimenti e schiacciamenti delle persone coinvolte da un evento avverso (come hanno insegnato i fatti di piazza San Carlo di Torino)”. Pertanto la Commissione “ritiene, da un primo esame, che l’area non sia idonea per ospitare un evento con la presenza di 120.000 persone, ma reputa opportuno riconvocare la Commissione con la presenza anche del Sindaco di Trento o di un suo delegato per il giorno 29 ottobre”.

“La stessa sera del 27 ottobre 2021 – prosegue il comunicato a firma dei consiglieri Sara Ferrari, Alessio Manica, Alessandro Olivi, Giorgio Tonini e Luca Zeni -, “il dirigente del Servizio Polizia amministrativa della Provincia (peraltro “partecipante” alla Commissione ma non componente “votante”) veniva “convocato dalla Segreteria della Presidenza proprio in relazione a tale verbale”, e lo stesso scrive, in una nota inviata al Dirigente Servizio Prevenzione rischi e cue, “che in tale occasione (erano presenti anche il Presidente, l’Assessore Failoni, il dott. Nicoletti e l’ing. De Col), sono pesantemente “accusato” per quanto deliberato dalla Commissione di vigilanza e sono stato ripetutamente “invitato (!!!) ad annullare tale verbale” e “sono stato incredibilmente rimproverato” per aver organizzato un sopralluogo al Modena Park, dove si è svolto l’ultimo grande concerto di Vasco Rossi. Nella stessa nota il dirigente riferisce che gli sia stata prospettata una “modifica della composizione” della Commissione, e che, a fronte del suo diniego (anche perché giuridicamente non possibile) di modificare il verbale della stessa, ha ricevuto “pesanti parole” contro di lui e della sua professionalità”.

“Il Servizio Polizia Amministrativa della Provincia, escluso dalla fase successiva, sia dagli incontri con il Comune di Trento sia da quelli preparatori di un incarico da affidare all’esterno (annunciato anche pubblicamente dal Presidente Fugatti), deciso dopo il parere negativo della Commissione; il 24 novembre veniva quindi coinvolto alla fine della ricognizione per un parere rispetto all’incarico di consulenza esterna, ed il dirigente evidenziava una lunga serie di lacune rispetto alla sicurezza dell’area, sia alla capienza massima (nel frattempo le vendite sono proseguite come se nulla fosse)”.

Un percorso, quello raccontato dalle carte presentate dal Gruppo del Partito Democratico del Trentino, definito “preoccupante sotto il profilo della sicurezza per un evento con così tanto pubblico; problematico sotto il profilo dei rischi contabili, nel caso vi fossero limitazioni di pubblico dovute a questa negligenza della Provincia, che ha firmato il contratto prima di verificare l’idoneità dell’area; ed inaccettabile sotto il profilo istituzionale, perché la politica non può in alcun modo esercitare pressioni tali sulla struttura, per  ottenere il risultato voluto, soprattutto su un tema tanto rilevante come la sicurezza”, concludono i consiglieri, invitando la Giunta provinciale ad “attenersi a quanto prevede il diritto, sia nel ritenere prioritaria la sicurezza nell’organizzazione dei grandi eventi, compreso il concerto di Vasco Rossi, sia nel rispettare la separazione dei ruoli e le competenze degli organismi deputati a svolgere le valutazioni tecniche sulla sicurezza, a tutela di tutta la comunità”.

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