Un anno fa la chiusura del “Trentino”, il presidio davanti alla vecchia sede del quotidiano

Presidio davanti alla vecchia sede del “Trentino”, in piazzale Sanseverino a Trento, a un anno dalla chiusura della testata decisa da Sie Spa, del gruppo Athesia. (c) Foto Italo Battiston

A un anno dalla chiusura del “Trentino”, si è svolto questa mattina alle 10 davanti alla ex sede del quotidiano, in piazzale Sanseverino a Trento, un presidio per manifestare solidarietà ai lavoratori rimasti senza lavoro e oggi in cassa integrazione e per denunciare la concentrazione editoriale a livello regionale, che denota una situazione di monopolio informativo preoccupante.

Solidarietà è stata espressa agli 11 giornalisti rimasti in cassa integrazione a zero ore (anticamera del licenziamento) e agli altri collaboratori rimasti senza lavoro dalle presidenti dell’Ordine dei giornalisti, Lissi Mair, e di Assostampa Trento, Patrizia Belli, dai segretari di Cgil, Cisl e Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi, Walter Alotti e dal presidente Acli, Luca Oliver, intervenuti alla manifestazione.

Una delegazione sindacale e la presidente dell’Ordine Mair sono stati ricevuti poi a palazzo Geremia dal sindaco di Trento, Franco Ianeselli.

A Ianeselli e successivamente al presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, la delegazione ha ricordato l’impegno preso dalla società editrice Sie Spa al Servizio Lavoro della Provincia e finora disatteso, “a parte i tre colleghi ricollocati part-time al sito web”.

Nell’incontro con il presidente Fugatti si è entrati più nel merito della trattativa con Sei Spa “mai decollata” e tutt’ora in fase di stallo, come affermano  in una nota i rappresentanti sindacali, che a Fugatti  hanno chiesto il rispetto del piano di gestione degli esuberi,  “preso dalla società editrice Sie Spa al Servizio Lavoro della PAT il 9 febbraio 2021 per ottenere la Cigs a zero ore dal ministero del Lavoro”, ma “finora disatteso, a parte i tre colleghi ricollocati part-time al sito web”. Sindacato regionale giornalisti e Fnsi  hanno lamentato anche l’inerzia dell’assessorato al Lavoro e hanno chiesto l’intervento del ministero del Lavoro per richiedere il rispetto del piano per una gestione non traumatica degli esuberi. “Il presidente Fugatti ha promesso alla delegazione sindacale il suo intervento personale sui servizi provinciali afferenti l’assessorato al Lavoro e sulla proprietà per sbloccare la situazione”, prosegue la nota.

Comitato di redazione, Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige e Fnsi sono “pronti in qualsiasi momento ad avviare la trattativa con la proprietà per trovare una soluzione condivisa. Temeraria – prosegue la nota – l’affermazione della Sie Spa, presieduta da Orfeo Donatini, di proprietà di Michl Ebner, secondo la quale il giornale non è stato chiuso dalla sera alla mattina, smentita dal giudice del Lavoro di Trento Giorgio Flaim che, con sentenza del 18 giugno 2021, ha condannato la società editrice Sie Spa per comportamento antisindacale proprio ‘per non aver fornito al Comitato di redazione il tempo per consentire l’informativa necessaria per potere esprimere pareri e formulare proposte’, sentenza passata in giudicato perché non appellata”.

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