La famiglia merita buona comunicazione

In un clima raccolto di preghiera una trentina di operatori della comunicazione sociale si sono riuniti sabato scorso per la festa del patrono San Francesco di Sales su invito dell'Ufficio diocesano diretto da Cecilia Niccolini e dalla sezione locale dell'UCSI (Unione Cattolica Giornalisti Italiani) guidata con convinzione e dedizione da oltre due anni e mezzo da Silvana Jellici Formilan.

L'Eucaristia è stata celebrata nella cripta della chiesa del Santissimo a Trento, nota come tempio eucaristico e come luogo amato da Chiara Lubich (il 27 gennaio si è avviata la sua causa di beatificazione a Frascati), come ha ricordato l'amministratore parrocchiale don Giulio Viviani, che è anche assistente ecclesiale dell'Ucsi trentina. Egli ha ricordato i colleghi scomparsi nel loro servizio, anche per mani violente in tutto il mondo, ed ha offerto – a partire dal Vangelo – un commento al messaggio del Papa per la prossima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali del 17 maggio intitolato “Comunicare la famiglia: ambiente privilegiato dell'incontro nella gratuità dell'amore”. Per Francesco la famiglia non è "un modello astratto da accettare e rifiutare, da difendere o attaccare" e nemmeno va presentata come "un'ideologia di qualcuno contro qualcun altro", ma è appunto un ambiente decisivo per l'uomo di ogni tempo: "primo luogo dove impariamo a comunicare", "un grembo di persone diverse, in relazione", "il contesto in cui si trasmette quella forma fondamentale di comunicazione che è la preghiera", "scuola di perdono".

Soffermandosi sull'icona della “visitazione” di Maria alla cugina Elisabetta (scelta dal Papa anche come esempio di benedizione della famiglia), don Viviani ha invitato a raccontare la famiglia a partire dai suoi valori positivi, ben conoscendo anche le fragilità e le difficoltà presenti nell'attuale contesto. “Come operatori – ha consigliato al termine – dovremo pensare di più a come abbiamo vissuto la nostra famiglia, cosa ci ha dato quest’ambiente d’origine così importante per la nostra formazione, così da arricchire la nostra comunicazione anche nella sua dimensione umana e religiosa”. Nei prossimi mesi – in vista dell’appuntamento del 17 maggio – ci saranno altri appuntamenti diocesani per approfondire la missione impegnativa di “Comunicare la famiglia”.

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